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CULTURA

Rubens, Goya, Fratianni: “Visioni di guerra” in mostra a Campobasso

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Continua con successo a Campobasso, a Palazzo Gil (sede della Fondazione Molise Cultura), la mostra intitolata “Yo Lo Vi. Visioni di Guerra”, inaugurata lo scorso 2 ottobre. La rassegna propone per la prima volta al pubblico un’opera recentemente ascritta dal Curatore, il critico d’arte e Consigliere di Stato Floriano De Santi, al pittore Pieter Paul Rubens.

Oltre ad essa, i visitatori possono apprezzare quaranta incisioni di Francisco Goya e una selezione di tele e incisioni del Maestro Domenico Fratianni, cui saranno dedicate due diverse mostre, una collettiva e una personale, all’Hermitage di San Pietroburgo. Quest’ultimo è un prestigioso riconoscimento per l’artista, fra i più eminenti rappresentanti dell’incisione in Italia.

A Palazzo Gil l’opera ascritta a Paul Rubens

L’opera ascritta a Rubens si intitola “Le Conseguenze della Guerra / Venere cerca di trattenere Marte”. Con essa “dialogano”, attraverso una narrazione caratterizzata da continui rimandi stilistici, le incisioni originali di Goya, dal titolo Desastres de la Guerra”.

Il celeberrimo artista spagnolo realizzò le incisioni in questione fra il 1810 e il 1820, con l’obiettivo di raccontare attraverso le immagini l’orrore della guerra, in particolare quella di indipendenza spagnola. Al dialogo fra le opere si aggiungono poi le incisioni e le tele ad olio del Maestro Fratianni, selezionate dal ciclo “Conversando con Goya”.

Visioni ancora attuali e drammatiche

“Yo Lo Vi”, attraverso la selezione di opere esposte al pubblico, racconta visioni ancora attuali e drammatiche omaggiando l’arte dell’incisione e rievocando al contempo le avanguardie, il mondo della grafica e la modernità degli anime, dei manga e delle graphic novels.

La rassegna, a detta dell’organizzazione, vuole costituire un profondo messaggio di ottimismo: “Seneca afferma che non esistono parole per descrivere i grandi dolori. In questo caso, si ha la possibilità di osservarli da tempi diversi, tramite sguardi inconfondibili che ci restituiscono il monito di vigilare. Affinché la dignità e il rispetto dei diritti umani siano sempre, e costantemente, una priorità per noi tutti”.

Redazione

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