Papa Francesco incontra gli artisti alla Cappella Sistina: le dichiarazioni

"L'arte e la fede non possono lasciare le cose così come stanno: le cambiano, le trasformano, le convertono"

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Newsby Lavinia Nocelli 23 Giugno 2023

Dopo le dimissioni dal Policlinico Gemelli, dove è stato ricoverato più di una settimana per un intervento di laparotomia all’addome, e l’Angelus recitato domenica 18 giugno, Papa Francesco è tornato a presenziare ad un evento pubblico. Nella giornata di venerdì 23 giugno, in occasione del 50esimo anniversario dell’inaugurazione della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani, il Pontefice si è recato alla Cappella Sistina per incontrare quasi 200 artisti provenienti da oltre 30 Paesi. 

Sono felice di questo incontro con voi. Ma, prima di salutarvi, ho ancora una cosa da dirvi, che mi sta a cuore. Vorrei chiedervi di non dimenticarvi dei poveri, che sono i preferiti di Cristo, in tutti i modi in cui si è poveri oggi.Anche i poveri hanno bisogno dell’arte e della bellezza. Alcuni sperimentano forme durissime di privazione della vita; per questo, ne hanno più bisogno. Di solito non hanno voce per farsi sentire. Voi potete farvi interpreti del loro grido silenzioso”, ha dichiarato.

Gli artisti presenti

All’incontro alla Cappella Sistina erano presenti diversi artisti provenienti da tanti, e diversi, campi artistici. Tra poeti, musicisti, attori, pittori, scultori, architetti, scrittori, e registi, figurano nomi internazionali e nazionali. Tra questi, ad esempio, il brasiliano Caetano Veloso, i francesi Jean Nouvel, Eric-Emmanuel Schmitt e Amelie Nothomb, e il tedesco Anselm Kiefer. Presente anche l’olandese Rem Koolhaas, i britannici Anish Kapoor e Ken Loach, lo spagnolo Javier Cercas, e gli statunitensi Abel Ferrara, Jhumpa Lahiri e Andres Serrano. Infine, lo svizzero Mario Botta e il turco Ferzan Ozpetek.

Bellocchio all'incontro con Papa Francesco
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Tra gli italiani presenti figurano Nicolò Ammaniti, Roberto Andò, Alessandro Baricco, Marco Bellocchio, Gianrico Carofiglio, Mario Ceroli, Paolo Cognetti, Simone Cristicchi, Michele De Lucchi, Luca Doninelli, Ludovico Einaudi, Mariangela Gualtieri, Alessandro Haber, Emilio Isgrò, Nicola Lagioia, Vivian Lamarque, Luciano Ligabue, Mimmo Locasciulli, Antonio Manzini, Mario Martone, Michela Murgia, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Fabrizio Plessi, Mogol, Alice Rohrwacher, Sergio Rubini, Roberto Saviano, Igiaba Scego, Susanna Tamaro, e Sandro Veronesi. Tanti altri gli artisti presenti. 

Le dichiarazioni del Papa

L’arte non può mai essere un anestetico; dà pace, ma non addormenta le coscienze, le tiene sveglie. Spesso voi artisti provate a sondare anche gli inferi della condizione umana, gli abissi, le parti oscure. Non siamo solo luce, e voi ce lo ricordate; ma c’è bisogno di gettare la luce della speranza nelle tenebre dell’umano, dell’individualismo e dell’indifferenza. Aiutateci a intravedere la luce, la bellezza che salva”, ha dichiarato il Papa durante l’incontro con gli artisti. “E spesso lo fate con l’ironia, che è una virtù meravigliosa. L’ironia e il senso dell’umorismo sono grandi virtù. La Bibbia è ricca di momenti di ironia, in cui si prendono in giro la presunzione di autosufficienza, la prevaricazione, l’ingiustizia, la disumanità quando si rivestono di potere e a volte pure di sacralità“. 

Fate bene a essere anche sentinelle del vero senso religioso, a volte banalizzato o commercializzato. In questo essere veggenti, sentinelle, coscienze critiche, vi sento alleati per tante cose che mi stanno a cuore, come la difesa della vita umana, la giustizia sociale, gli ultimi, la cura della casa comune, il sentirci tutti fratelli. Mi sta a cuore l’umanità dell’umanità. Perché è anche la grande passione di Dio. Una delle cose che avvicinano l’arte alla fede è il fatto di disturbare un po’. L’arte e la fede non possono lasciare le cose così come stanno: le cambiano, le trasformano, le convertono”, ha concluso il Papa. 

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