Giorno della Memoria: i dieci film da vedere assolutamente
Dal più famoso Schindler's List alla storia meno nota di Harry Haft: dieci film da vedere assolutamente per il Giorno della Memoria

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La tragedia dell’olocausto viene ricordata universalmente il 27 gennaio di ogni anno. Il Giorno della Memoria si vive nelle scuole, negli incontri pubblici, nelle attività culturali, sui libri di storia e con le opere culturali che spaziano dalla musica alla letteratura. Per il Giorno della Memoria ecco dunque dieci film da vedere assolutamente.

Giorno della Memoria: tra commedia e satira
In controtendenza, soprattutto negli ultimi anni, la narrazione cinematografica si è concentrata sulla satira feroce del fenomeno nazista, senza nulla togliere alla tragicità di quei momenti. È il caso per esempio de La vita è bella, film italiano del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni: vincitore di tre premi oscar, 9 David di Donatello, 5 Nastri d’Argento e altri riconoscimenti internazionali. In tono leggero, l’attore toscano affronta il tema della Shoah a colpi di risate e commozione.
Satira e revisionismo storico goliardico per Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino, del 2009. Di genere ucronico (cioè immaginare che la storia abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale) e oscar al miglior attore non protagonista per Cristoph Waltz, narra la storia di un gruppo di ebrei che danno la caccia ai nazisti, vendicandosi del male subito in passato. Su satira e black humour punta anche Jojo Rabbit, del neozelandese Taika Waititi: Oscar nel 2019 per la miglior sceneggiatura non originale, parla di un ragazzino che negli anni Quaranta cresce col mito del nazismo, fino a scoprire poco a poco l’amara verità.
I grandi racconti
Come non citare Schindler’s List, capolavoro di Steven Spielberg del 1993 e vincitore di sette premi Oscar. È la vera storia di Oskar Schindler, industriale tedesco che con grande intelligenza riuscì a salvare la vita a 1.200 ebrei destinati a morire nei campi di concentramento. Il pianista, di Roman Polanski, è un altro capolavoro da evidenziare: tre Oscar e Palma d’Oro a Cannes nel 2002, è la vicenda del musicista ebreo Wladyslaw Szpilman.
Storia di una ladra di libri, diretto nel 2013 da Brian Percival, è adatto a grandi e piccini e racconta l’orrore della guerra e della persecuzione ebraica dal punto di vista di una ragazza abbandonata dalla madre fuggita dai nazisti e poi adottata. Crescendo scopre che il terzo Reich ha messo all’indice diversi libri, che saranno poi bruciati. Lei li ruberà salvandoli dall’epurazione culturale.
La resistenza nei campi di concentramento
Due storie in grado di emozionare sono anche quelle di sopravvivenza di singoli individui in una realtà brutale e inumana come il campo di concentramento. Lezioni di persiano, diretto nel 2019 da Vadim Perelman, racconta la vicenda di un uomo che conosce due sole parole in persiano: padre e madre. Per salvarsi dalla morte, approfitterà di un capitano delle SS desideroso di imparare il persiano per aprire in futuro un ristorante a Teheran: il problema è che il protagonista non conosce quella lingua, perciò ne inventerà una nuova, studiando notte e giorno, spacciandola come persiano.

Un’altra avventura nei lager è quella di Herschel “Harry” Haft, narrata nel film biografico del 201 diretto da Barry Levinson. Un pugile professionista è costretto a combattere contro i propri compagni ebrei nel campo di sterminio di Auschwitz per sollazzare i soldati tedeschi. Narrata con l’uso di flashback, mostra la vita dell’uomo prima e domo quel tragico periodo.
I film per i più piccoli
Tra le pellicole dedicate ai bambini, sul tema è da menzionare Anna Frank e il diario segreto, film d’animazione del regista israeliano Ari Folman del 2021 e incentrato sulla figura di Kitty, amica immaginaria alla quale Anna Frank si rivolgeva nel suo diario. Il bambino con il pigiama a righe, di Mark Herman del 2008, affronta il campo di concentramento raccontando la storia d’amicizia tra il figlio di un ufficiale nazista che abita vicino a un lager e a un bambino ebreo lì rinchiuso.