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Epifania, com’è nato il mito della Befana in Italia?

Le radici della Befana affondano in antiche tradizioni pagane e riti propiziatori, che si sono evoluti nel corso dei secoli fino a giungere alla rappresentazione moderna

La Befana, figura iconica del folklore italiano, è un personaggio che incarna le tradizioni e le credenze legate all’Epifania, celebrata il 6 gennaio. Ma qual è l’origine di questa misteriosa vecchietta che vola su una scopa portando doni ai bambini? Le radici della Befana affondano in antiche tradizioni pagane e riti propiziatori, che si sono evoluti nel corso dei secoli fino a giungere alla rappresentazione moderna che conosciamo oggi.

Origini antiche: il mito della Befana

Le origini della Befana possono essere rintracciate nell’Antica Roma, dove le dodici notti successive al solstizio d’inverno erano dedicate a celebrazioni legate alla rinascita della natura. In questo periodo, si credeva che figure femminili misteriose volassero sui campi, portando fertilità e prosperità. Queste donne erano spesso associate a divinità come Diana, la dea della caccia e della vegetazione, o Sàtia, una divinità minore legata al concetto di sazietà. Il mito della donna volante sul manico di scopa potrebbe dunque avere origine da queste antiche credenze, che celebravano la fertilità e il ritorno della vita dopo un lungo inverno.

La vecchina dei riti tradizionali

In diverse culture europee, la figura di una vecchina vestita di stracci si presenta come simbolo dell’anno vecchio e di una natura invernale poco generosa. Questo personaggio è simile a Perchta o Berchta, una figura folkloristica diffusa in Austria e Germania, riconoscibile per i suoi abiti consunti e i capelli scarmigliati. Anche in questo caso, la sua apparizione si colloca nel periodo delle festività che seguono il Natale, indicando un legame diretto con le tradizioni legate alla fine dell’anno e al rinnovamento. In molte zone d’Italia e d’Europa, esiste anche l’usanza di bruciare fantocci vestiti di stracci per celebrare l’arrivo del nuovo anno, una pratica che simboleggia la purificazione e il rinnovamento.

La scopa della Befana: simbolo di purificazione

Un altro elemento fondamentale legato alla figura della Befana è la scopa. Questo oggetto, oltre a rappresentare il potere di volo della vecchina, è simbolo di purificazione e pulizia. In molte culture, la scopa è un segno di rinascita e di rinnovamento, e il suo uso nei riti propiziatori è ben documentato.

Un pupazzetto con le sembianze della Befana | Pixabay @sara150578 – Newsby.it

La Befana, quindi, non è solo una portatrice di doni, ma anche un simbolo di cambiamento e di speranza, capace di spazzare via le negatività dell’anno passato.

La trasformazione in strega

Nel corso del tempo, il personaggio della Befana ha subito una trasformazione, venendo assimilato a una strega. Questa evoluzione è stata influenzata dalla condanna del Cristianesimo nei confronti delle pratiche pagane, spesso etichettate come sataniche. La figura della strega, quindi, ha preso piede, contribuendo a creare un’immagine della Befana che, da benefattrice, è diventata anche portatrice di ambiguità e mistero.

Etimologia del termine ‘Befana’

L’origine del termine “Befana” è frutto di diverse teorie etimologiche. Una delle più accettate è quella che lo collega a una corruzione del termine ‘epifania’, che deriva dal greco ‘epifanéia’, significante ‘manifestazione’. Attraverso forme come ‘bifanìa’ e ‘befanìa’, il termine si sarebbe evoluto nel tempo, mantenendo comunque il legame con la festività del 6 gennaio.

Tradizioni di regali e carbone

Un altro aspetto interessante della Befana è la tradizione dei regali e del carbone. Questa usanza è spesso associata a figure come Babbo Natale e San Nicola, ma ha anche radici più profonde. Nella Roma antica, la divinità Strenia, simbolo del nuovo anno, veniva celebrata con scambi di doni durante i Saturnali. La Befana ha mantenuto questa tradizione, portando dolci e regali ai bambini, simbolizzando così l’arrivo di un nuovo anno pieno di speranza.

Inoltre, la Befana rappresentava un’opportunità per le famiglie più povere. In passato, era comune che le famiglie offrissero piccoli doni e cibo ai membri delle comunità meno abbienti in cambio della loro visita per scambiarsi auguri. Questo gesto di solidarietà ha contribuito a rendere la festività della Befana un momento di condivisione e di comunità, in un periodo dell’anno in cui la generosità e la bontà d’animo erano particolarmente apprezzate.

Un mito che vive ancora oggi

Oggi, la Befana continua a essere una figura centrale nelle celebrazioni dell’Epifania in Italia. Le sue storie e leggende affascinano generazioni di bambini, che attendono con ansia la sua visita nella notte del 5 gennaio. La tradizione della Befana rappresenta non solo un momento di festa, ma anche un richiamo alle nostre radici e alle credenze che ci legano al passato. La Befana, con il suo sacco pieno di doni e la sua scopa, rimane un simbolo di speranza e di rinnovamento, un personaggio che continua a volare nei sogni e nei cuori di chiunque creda nella magia del Natale e dell’Epifania.

Redazione

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