Canada, polemica per i libri bruciati
accusati di diffondere stereotipi

I libri sono stati bruciati e sepolti da un consiglio scolastico dell'Ontario che li accusava di diffondere false credenze verso le popolazioni autoctone

Foto Pixabay | Movidagrafica
Newsby Giulia Martensini 10 Settembre 2021

Una grande pulizia letteraria ha avuto luogo nelle biblioteche del Providence Catholic School Board in Ontario. Quasi 5.000 libri per bambini sugli aborigeni sono stati distrutti nel tentativo di riconciliarsi con i popoli autoctoni. Il fatto risale al 2019 ma solo è trapelato solo recentemente su Radio-Canada.

Le ceneri dei libri usate per piantare alberi

Nel 2019 si è tenuta una cerimonia di purificazione per bruciare centinaia di libri. L’accusa, lanciata dal Consiglio Scolastico, era quella di veicolare stereotipi negativi sugli abitanti delle Prime Nazioni, Inuit e meticci. Con la stessa motivazione oltre 4.700 volumi sono stati ritirati dagli scaffali delle biblioteche.

Le ceneri dei libri arsi sono state usate come fertilizzante per piantare nuovi alberi e quindi passare “da negativo a positivo”. Cerimonie simili erano in programma in diverse scuole, ma la pandemia le ha rimandate.
È un gesto di riconciliazione con le Prime Nazioni. Un gesto di apertura verso le altre comunità presenti nella scuola e nella nostra società” ha affermato Lyne Cossette, portavoce del Providence Catholic School Board.

Asterix e Lucky Luke tra i libri giudicati offensivi

Tra i libri giudicati offesivi, figurano Tintin nelle Americhe, Lucky Luke, Asterix, le biografie dell’esploratore  Jacques Cartier e i fumetti di Laflèche. Le critiche mosse alle opere includono “linguaggio inaccettabile“, “rappresentazione negativa degli indigeni”, fino a “eccessivo potere dei bianchi“. La sola presenza della parola “indiano” risultava sufficiente per condannare il libro.

L’autore di fumetti di Laflèche, Marcel Levasseur, si è dichiarato sgomento alla notizia dell’eliminazione del suo personaggio dalle biblioteche. Nel 2011, il libro era stato finalista al Premio Tamarac, assegnato dall’Ontario Library Association. “In 10 anni, sono passato da quasi vincitore di un premio a un autore bandito” ha commentato Levasseur. “Questo non è un libro di storia. Usiamo la Storia come sfondo e ci divertiamo, un po’ come Asterix” ha concluso l’autore.

Imbarazzo per Justin Trudeau

Dopo il polverone causato dalla vicenda, Suzy Kies si è dimessa dall’incarico di co-presidente della Commissione dei popoli autoctoni del partito di Justin Trudeau, il premier del Canada.

Non spetta a me, non spetta ai non indigeni dire agli indigeni come dovrebbero sentirsi o agire per favorire la riconciliazioneha commentato il Primo Ministro canadese. La polemica dei libri ha causato forti disagi a Trudeau andando a peggiorare una campagna elettorale già instabile.  La notizia infatti ha visto la luce solo poche ore dopo il lancio di una pietra che ha colpito Trudeau durante una manifestazione.

 

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