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CULTURA

Afghanistan, i libri da leggere per capire cosa sta succedendo

La bandiera bianca dei talebani sventola sul Palazzo del Presidente a Kabul, in Afghanistan, mentre il panico si diffonde a macchia d’olio tra le strade della capitale afghana. Migliaia di persone sono in fuga nel tentativo di prendere l’ultimo aereo e scappare da quello che potrebbe rivelarsi un incubo a occhi aperti. Ancora una volta la storia si ripete e la lancetta del tempo torna indietro di vent’anni in poche ore.

Drammatiche le immagini che arrivano in queste ore da Kabul e, per provare a comprenderle meglio, bisogna affidarsi alla parola scritta, ai racconti di grandi autori, che hanno saputo raccontare l’Afghanistan e il dominio talebano con occhi attenti e disincantati.

Da Khaled Hosseini con il suo romanzo best seller, “Il cacciatore di aquiloni”, al lucido racconto della giornalista Tiziana Ferrario nel reportage “Il vento di Kabul”, sino alla narrazione per ragazzi di Deborah Ellis, “Sotto il burqa”, di seguito i libri da leggere adesso per conoscere gli orrori e le prevaricazioni del regime talebano.

[sponsor-link id=”28″] di Khaled Hosseini

Con questo splendido romanzo, lo scrittore statunitense di origini afghane trasporta il lettore nella Kabul degli anni Novanta, una città violenta e sinistra, dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più. Una storia che racconta l’amicizia tra Amir e Hassan, compagni inseparabili fino a quando un episodio divide per sempre i loro destini, sullo sfondo di un paese straziato dalla guerra.

[sponsor-link id=”29″] di Deborah Ellis

Immagina di vivere in un Paese in cui donne e ragazze non possono uscire di casa senza essere scortate da un uomo, di dover indossare abiti che coprono ogni centimetro del corpo. Questa era la vita in Afghanistan sotto il regime dei talebani, questa la vita a cui si ribella Parvana, una ragazza di undici anni, che sfida il regime e si veste da ragazzo per uscire di casa e lavorare. Con questo romanzo, la scrittrice canadese Deborah Ellis immagina una storia fittizia, ma basata su racconti di vite vere di giovani ragazze afghane costrette al silenzio e alla reclusione sotto i talebani.

[sponsor-link id=”30″] di Tiziana Ferrario

Questo reportage è un viaggio nell’Afghanistan dopo la caduta del regime talebano, un viaggio per comprendere perché pace e stabilità non siano davvero mai riuscite ad affermarsi nella terra che ha ospitato Osama Bin Laden e i campi di addestramento di Al-Qaeda. Tra le pagine di questo libro, la giornalista Tiziana Ferrario racconta le sfide di un paese perennemente in balia dei signori della guerra, a partire dalla vita di uomini e donne che ha incontrato nei suoi numerosi viaggi come inviata.

[sponsor-link id=”31″] di Khaled Hosseini

Dedicato a tutte le donne afghane, “Mille splendidi soli” è il secondo romanzo di Hosseini ambientato in Afghanistan e ripercorre i conflitti che si sono susseguiti negli anni. Ma questa volta la lente di ingrandimento è puntata sulla situazione femminile, sulle donne invisibili e senza voce, che il regime talebano ha ridotto al silenzio. Donne che non possono studiare, né lavorare, donne che non possono ridere, né mostrare le caviglie. Con le protagoniste Miriam e Laila, il lettore rivive così la storia di un paese in cerca di pace, dove l’amicizia e l’amore sembrano l’unica ancora di salvezza.

[sponsor-link id=”32″] di Fariba Nawa

Fariba Nawa lascia l’Afghanistan all’età di nove anni e si trasferisce con la famiglia negli Stati Uniti. Dopo diciotto anni, diventa giornalista e decide di tornare nella sua terra d’origine per riscoprire le sue radici. Ma, una volta tornata ad Herat, Fariba Nawa trova una città molto diversa dai suoi ricordi d’infanzia, una terra lacerata da giovani pusher, criminali e agenti infiltrati, costellata di figure tragiche e indimenticabili, come Darya, una giovane “sposa dell’oppio”. Un viaggio nella misteriosa terra dell’oppio, una storia vera tra signori della droga e spose bambine, per comprendere meglio cosa sta succedendo in Afghanistan.

Linda Pedraglio

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un foglio bianco per raccontare quello che osservo. Il mio romanzo del cuore è Anna Karenina. Mi occupo principalmente di libri, arte e cultura.

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