Categories: CRONACA

Whirlpool, operai in corteo bloccano la strada a Napoli

[scJWP IdVideo=”8BFlCoZJ-Waf8YzTy”]

Circa duecento operai della Whirlpool hanno sfilato in corteo nella mattinata di martedì lungo via Argine, a Napoli, bloccando per qualche minuto il traffico a una rotonda poco distante dallo stabilimento. Gli operai non ci stanno ad arrendersi alle decisioni della multinazionale, decisa a chiudere lo stabilimento napoletano, e con la fine delle restrizioni sono tornati in piazza per urlare la loro sete di lavoro. “Alle nostre spalle non abbiamo nulla, per cui indietro non si torna. Possiamo solo spingere ancora per andare avanti: questa vertenza è vitale e non ci fermeremo” afferma Giovanni Fusco, delegato Fiom.

“Non crediamo più al governo”

“Queste vertenze attanagliano tutta l’italia – racconta un altro degli organizzatori della manifestazione –. Il governo ha fatto tante promesse, da Conte a Di Maio che dicevano che la fabbrica non sarebbe stata dismessa. E invece la seconda industria nazionale nel settore degli elettrodomestici vuole lasciare per strada dei lavoratori nonostante l’aumento della produzione”.

La richiesta degli operai è chiara: “Whirlpool deve trovare la soluzione per Napoli – dicono i manifestanti –. Se crediamo ancora al governo? Non dopo le ultime parole di Patuanelli (ministro dello Sviluppo Economico, ndr), che aveva detto di non avere i mezzi per far restare Whirlpool in Italia”.

“Nessuna soluzione per Whirlpool da un anno e mezzo”

“Torniamo a mettere l’accento sulla nostra vertenza – proseguono gli operai, dopo il lockdown c’è bisogno di tornare a parlare di questa fabbrica. Non si trovano soluzioni ormai da un anno e mezzo, non si intavolano discorsi per cercare di dare un futuro non solo ai lavoratori della Whirlpool”.

Alcuni operai si sono addirittura incatenati l’uno con l’altro, un gesto simbolico per evidenziare la loro difficoltà. “Ci mettiamo in catene per far sì che venga data attenzione a una questione che riguarda tutto il Paese – dicono -. Noi vogliamo spezzare le catene, ma questa cosa si può fare soltanto attraverso il lavoro, che va incentivato soprattutto qui al Sud”.

Luca Leva

Napoletano classe 1989. Giornalista, videoreporter e fotografo. Corrispondente da Napoli in funzione di videogiornalista per importanti editori nazionali, mi occupo principalmente di cronaca e politica. Faccio parte del collettivo di fotogiornalisti Buenavista photo.

Recent Posts

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

3 giorni ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

4 giorni ago

La morte di Martina Carbonaro non è stata immediata: lo indica l’autopsia

Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…

1 settimana ago

Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi proporrà di estendere il prelievo del DNA ai tecnici che hanno analizzato i reperti

La richiesta del genetista forense Marzio Capra potrebbe aiutare a fare dei progressi nell'indagine volta…

1 settimana ago

Niente porno in Francia: i principali siti del settore protestano contro le restrizioni imposte dal governo

Questa clamorosa scelta, comunicata dalla società madre Aylo, è una risposta diretta a una recente…

1 settimana ago

La madre di Aurora Tila scrive a Meloni per chiedere pene più severe per i reati commessi dai minorenni

BOLOGNA, 02 GIU - La donna ha espresso la sua preoccupazione per le leggi attuali,…

1 settimana ago