Perch%C3%A9+l%E2%80%99Ue+%C3%A8+stata+costretta+a+ritirare+le+linee+guida+sul+Natale%3F
newsby
/cronaca/ue-ritira-linee-guida-natale-commissione/amp/
CRONACA

Perché l’Ue è stata costretta a ritirare le linee guida sul Natale?

Prima le linee guida, poi la pioggia di critiche, quindi un tentativo di correggere il tiro, infine la resa. Si chiude così la due giorni di polemiche che ha travolto la Commissione Europea sul caso delle linee guida per la comunicazione inclusiva a firma della commissaria Ue all’Uguaglianza, Helena Dalli.

Al centro della polemica era finito un passaggio del documento (a uso interno) in cui si consigliava di preferire la formula “periodo di festività” a “periodo natalizio”. Scelta che in molti hanno letto come un tentativo di scoraggiare i riferimenti alla tradizione cattolica.

Mai dire Natale: le critiche all’Ue

Nulla di tutto ciò secondo l’Ue, che he tentato di mettere una pezza per stemperare il clima di polemica. “Celebrare il Natale e usare nomi e simboli cristiani fa parte del ricco patrimonio europeo. Non stiamo vietando né scoraggiando l’uso della parola Natale. Ovviamente no”, ha detto all’Agi un portavoce della Commissione.

Il portavoce ha poi spiegato che “il documento a cui si fa riferimento è un documento interno preparato a livello tecnico e che mira a sensibilizzare sull’essere inclusivi nella comunicazione. Le linee guida, infatti, invitavano a limitare riferimenti a “genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale”.

La commissaria ritira il documento

Ma la versione della Commissione Ue non è servita a placare le critiche. E così Helena Dalli ha deciso di ritirare il documento. L’obiettivo, secondo la commissaria, aveva lo scopo di “illustrare la diversità della cultura europea e mostrare la natura inclusiva della Commissione europea verso tutti i ceti sociali e le credenze dei cittadini europei”.

Il consiglio per i funzionari di Bruxelles era inoltre quello di non “dare per scontato che tutti siano cristiani perché tutti celebrano le feste cristiane, e non tutti i cristiani le celebrano nelle stesse date”. Da qui l’invito di mostrarsi “sensibili al fatto che le persone hanno diverse tradizioni religiose e calendari. Quindi le critiche, le polemiche e, infine, la resa.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

Recent Posts

Corteo 1 Maggio a Milano, in migliaia per le strade: “Stop al precariato”

Vizza, (segretario generale Fenea Uil): "È un Primo Maggio in cui vogliamo mettere al centro…

16 ore ago

Non solo Meloni, in tanti si sono presentati alle urne solo con il nome

La scelta è consentita dalla legge, però può creare delle ambiguità quando si verificano dei…

17 ore ago

Mattarella: “Il lavoro non è una merce”

Il presidente della Repubblica ha parlato davanti ai lavoratori dello stabilimento Gias di Mongrassano, in…

2 giorni ago

Le manifestazioni pro-Gaza continuano nei college americani

Non cessano le manifestazioni pro-Gaza: l'amministrazione aveva ordinato loro di sgomberare il cortile dove erano…

2 giorni ago

Stoltenberg incontra Zelensky e promette: “L’Ucraina entrerà nella Nato”

Nell'incontro a Kiev il segretario generale Nato ha promesso al presidente ucraino l'ingresso nell'Alleanza Atlantica…

2 giorni ago

Salvini: “Le parole di Vannacci sulla disabilità sono state travisate”

Il vicepremier: "Abbiamo assunto 13mila nuovi insegnanti di sostegno. Il nostro obiettivo è includere e…

3 giorni ago