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A Torino, l’associazione Non Una di Meno ha organizzato un flash mob in piazza Castello per manifestare a favore del diritto all’aborto. “Come Non Una di Meno Torino siamo in piazza perché la Regione Piemonte ha emanato un bando per permettere di far rientrare le società antiabortiste nei presidi ospedalieri e nei consultori e questo è inaccettabile. Riguarda una battaglia e una rivendicazione sull’autodeterminazione e sulla libertà di scelta sui corpi delle donne. Si ricollega a un progetto politico molto più ampio che è ormai in atto in molte regioni italiane tra cui il Friuli, le Marche, l’Abruzzo e il Veneto che vuole rendere sempre più difficile la possibilità di interrompere la gravidanza volontariamente“.
Durante il flash mob le ancelle, simbolo della lotta per il diritto all’aborto, hanno appeso cartelli e fiori imbrattati di vernice rossa, simbolo del sangue. “Oggi rivendichiamo la possibilità di abortire senza incontrare obiettori di coscienza. Chiediamo anche che i consultori possano tornare a essere presidi sui territori in grado di rispondere ai bisogni delle donne e delle persone trans. Per raggiungere questi obiettivi stiamo portando avanti varie iniziative. Ieri, per esempio, abbiamo fatto e-mail bombing agli indirizzi istituzionali della Regione Piemonte. Abbiamo anche mandato un appello al personale dei consultori chiedendo di poter dialogare con loro per realizzare assieme dei nuovi percorsi“.
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