Terremoti in Italia, è allarme: ecco cosa sta accadendo tra il Tirreno e l’Adriatico

Allarme terremoti in Italia (Canva)-Newsby.it
Terremoti in Italia: arriva un nuovo allarme. Ecco cosa potrebbe accadere a breve, bisogna fare molta attenzione.
Noi essere umani occupiamo la Terra come se fosse una nostra proprietà. Per secoli e secoli abbiamo preso il comando della situazione, costruendo anche là dove non era consentito. Tuttavia, pur essendone consapevoli, non abbiamo mai preso veramente coscienza della realtà della situazione. La Terra non è una nostra proprietà, e prima o poi, la natura può ribellarsi.

I cambiamenti climatici, difatti, non sono altro che un segnale di malessere da parte della natura. Uragani, cataclismi sono solo i primi segni di una condizione sempre più allarmante alla quale dovremmo prestare molta attenzione. Occorre, difatti, ricordare che dovremmo in ogni modo pensare al benessere del nostro ecosistema. I problemi ambientali possono avere delle conseguenze molto pericolose. Fra i cataclismi che possono colpire qualsiasi parte del pianeta ci sono i terremoti. Gli eventi recenti del terremoto in Turchia hanno scosso anche la popolazione italiana.
Del resto anche il nostro Paese ha, purtroppo, una storia sismica molto complessa. Basti pensare al terremoto dell’Irpina del 1980. Qualsiasi campano ancora trema al solo ricordo di quel 23 novembre 1980. Più recenti i terremoti in Molise nel 2002, o quello che colpiù L’Aquila il 6 aprile 2009, o ancora il terribile terremoto di Amatrice del 2016. L’area dell’Italia centrale è piuttosto esposta ad eventi sismici. Difatti, appena qualche giorno fa si è verificato un nuovo sisma con epicentro Umbertide.
Perché alcune zone sono più esposte ai terremoti
L’Italia è un’area ad elevata sismicità. Tuttavia, oltre a costruire edifici anti sismici, c’è ben poco da fare per poter evitare questi eventi. Nel pomeriggio del 9 marzo 2023, una nuova scossa, di magnitudo 4.4, ha colpito le regioni centrali. Epicentro Umbertide, ma hanno tremato anche le Marche, il Lazio e la Toscana. Dunque c’è da preoccuparsi? Fortunatamente questa scossa non ha fatto registrare alcun tipo di danno, ma resta ovviamente la paura. Del resto l’Umbria ricorda ancora il terribile sisma del 1996, il quale provocò non pochi danni alla Basilica di San Francesco di Assisi. Luisa Valoroso, nota sismologa, ha analizzato l’evento sismico del 9 marzo scorso.

Stando alle parole dell’esperta, al momento la situazione dell’Italia centrale attuale sarebbe poco preoccupante. “Si tratta di un sisma associato a faglie normali caratteristico del nostro Appennino. In poche parole è come se il Tirreno tirasse da una parte e l’Adriatico da un’altra” ha spiegato la dottoressa Valoroso. La sismologa, inoltre, ha dichiarato che non è possibile fare previsioni riguardo l’avvento di episodi sismici di maggiore entità.