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Gli studenti riunitisi a Roma per gli Stati Generali della scuola pubblica hanno svolto un’azione di protesta dedicando la piazza in cui hanno svolto le assemblee ai due studenti morti durante gli stage nello scorso mese. “I nomi di Lorenzo e Giuseppe – hanno dichiarato i manifestanti – si aggiungono alla già lunga lista di persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro, con l’aggravante che i due ragazzi erano studenti, e non avrebbero dovuto trovarsi in azienda, ma a scuola. Ciò che è successo è inaccettabile, ma il lutto non basta – hanno aggiunto – proviamo molta rabbia. Esprimiamo totale solidarietà e le nostre condoglianze alle famiglie di Lorenzo e Giuseppe, ma non rimarremo in silenzio di fronte a tutto questo. Vogliamo una risposta pronta da parte del ministro Bianchi“. I manifestanti hanno chiesto anche “l’introduzione di uno statuto delle studentesse e degli studenti in PCTO, che tuteli i reali obiettivi formativi“.
Nella giornata di venerdì, gli studenti hanno organizzano varie proteste nelle principali città italiane. Durante le manifestazioni non sono mancati alcuni atti violenti, come l’assalto alla sede di Confindustria di Torino, sventato dall’arrivo della polizia. Anche a Bologna non sono mancati attimi di tensione tra i partecipanti e le forze dell’ordine, per fortuna terminati senza feriti.
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