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Mentre in Iran continua la conta dei morti nelle proteste dopo l’uccisione della 22enne Mahsa Amini, picchiata a morte dalla polizia religiosa, a Roma la comunità delle studentesse e degli studenti iraniani si è data appuntamento davanti all’ambasciata della Repubblica Islamica, su via Nomentana, per manifestare la propria solidarietà nei confronti dei manifestanti di Teheran. “No alla dittatura“, “Raisi assassino“, “Donna, vita, libertà” alcuni degli slogan gridati nel corso del sit-in. Dopo che l’antropologa e giornalista Tiziana Ciavardini ha bruciato un hijab, alcuni manifestanti hanno deciso di tagliare ciocche di capelli, ricalcando l’espressione di dissenso scelta dalle donne iraniane. Presente in piazza anche il presidente della Fnsi, Beppe Giulietti, che ha lanciato un appello al mondo della comunicazione: “Chiunque abbia un sito o un blog in Italia lo metta a disposizione di chi oggi è oscurato, diventi amplificazione di chi in questo momento sta lottando“.
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