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Sicilia in zona gialla, Di Lena: “Il vaccino è l’unica arma”

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Da lunedì la Sicilia tornerà in Zona gialla. La situazione ospedaliera nell’isola sul fronte del Covid-19, infatti, sta peggiorando giorno dopo giorno. Il numero di persone ricoverate nei reparti creati ad hoc in tutta l’isola sta crescendo in maniera costante e continua, destando la preoccupazione degli esperti. Il vaccino va quindi considerato come l’unica arma per affrontare e cercare di sconfiggere il Covid-19.

Di Lena: “Vaccino unica arma”

E’ questo il messaggio che lancia la dottoressa Ilaria Di Lena, responsabile delle vaccinazioni contro il virus per l’ospedale “Cervello” di Palermo. Arrivano anche spiegazioni in merito all’aumento dei ricoverati in tutta la regione, che da lunedì tornerà in zona gialla: “Vaccinarsi non significa proteggere solo se stessi ma anche la comunità. Chi finisce in ospedale nella quasi totalità dei casi è gente che non ha avviato il ciclo vaccinale oppure ha sviluppato altre patologie insieme al Covid. Rispettiamo le scelte di chi non si vaccina, ma riteniamo che sia l’unica arma a nostra disposizione“, le sue parole.

Sicilia in Zona gialla: quali regole cambiano

I cambiamenti più importanti riguardano il fatto che in zona gialla è obbligatorio indossare le mascherine anche all’aperto. Gli unici a essere esentati sono i bambini sotto i 6 anni, le persone con invalidità o patologie incompatibili con la mascherina e gli operatori che non possono indossarla perché impedirebbe loro di assistere una persona. Ai tavoli dei ristoranti possono sedersi fino a un massimo di quattro persone, con una deroga per i conviventi. Nessuna limitazione anche per i centri commerciali, che potranno stare aperti anche il weekend e per i mercati.

Cambia inoltre la capienza massima consentita per cinema, teatri e concerti: non può essere superiore al 50% di quella massima, così come in zona bianca, ma il numero di spettatori non potrà essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a mille per gli spettacoli al chiuso. Così come per manifestazioni ed eventi. Non è escluso nemmeno lo sport: negli stadi non possono esserci più di 2.500 spettatori (mille al chiuso) e non devono occupare più del 25% dei posti disponibili. Gli stessi criteri valgono per i ricevimenti dei matrimoni. Il tutto, naturalmente, sarà sempre accessibile tramite il Green pass.

Redazione

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