CRONACA

Sergio Sylvestre si blocca durante l’inno d’Italia: polemiche sui social

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Piccolo “incidente” per Sergio Sylvestre pochissimi minuti prima del fischio di inizio di Napoli-Juventus, finale di Coppa Italia. Il cantante afroamericano, vincitore del talent show Amici di Maria De Filippi nel 2016, ha interpretato a cappella l’inno di Mameli in uno stadio vuoto (per via dell’emergenza Coronavirus), aprendo così la grande sfida dell’Olimpico di Roma. A un certo punto, però, Sergio Sylvestre è “inciampato” durante l’esibizione: il talento statunitense, infatti, al momento di cantare “Le porga la chioma” ha sbagliato l’attacco e ha avuto un attimo di esitazione. Dopo qualche secondo di silenzio assoluto, l’artista è riuscito comunque a riprendere regolarmente e a completare la propria versione del Canto degli Italiani.

Le critiche sui social e la spiegazione di Sergio Sylvestre

Alla fine del suo intervento, Sergio Sylvestre ha alzato il pugno al cielo urlando “No Justice No Peace“, unendosi cisì idealmente al movimento Black Lives Matter che ha scatenato le reazioni di tutto il mondo dopo la morte di George Floyd. Al di là dell’errore, quindi, è stato per lui comunque un momento intenso, che lo stesso cantante ha commentato così una volta fuori sul proprio profilo Instagram: “Ho appena finito di cantare e sono emozionatissimo. L’emozione era molto grande, ma dai, grazie ragazzi. Vi mando un bacione“. Quando però deve aver letto le critiche sui social network, il cantante è tornato sull’argomento e ha dovuto quindi precisare.

È stata una serata molto emozionante, non sono mai stato così emozionato neanche quando sono stato ad Amici o a Sanremo. È stata una cosa incredibile. Sentire questo eco così forte, in uno stadio così vuoto mi ha fatto bloccare. Mi è venuta una tristezza molto forte. Sono una persona molto sensibile e queste cose qui mi bloccano quando sono sul palco, perché mi coinvolge tanto. Non è perché mi sono dimenticato le parole; è che vedere un palco così vuoto è un peccato. Solo questo”.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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