CRONACA

Scuola, Prem Rawat: “Educazione alla pace in Italia? Sarebbe bello”

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L’ambasciatore di pace di origini indiane, Prem Rawat, è intervenuto a un convegno al Senato dal titolo “L’educazione alla pace per il progresso degli individui e delle comunità”. Noto per aver sviluppato un innovativo programma di Educazione alla Pace (PEP), Rawat ha raggiunto con il suo messaggio centinaia di milioni di persone in oltre 100 paesi del mondo. All’incontro hanno partecipato anche il sottosegretario per l’Istruzione Barbara Floridia, il sottosegretario generale della commissione nazionale per l’UNESCO Enrico Vicenti e i senatori De Lucia e Lomuti.

Rawat: “Il bene esiste dentro ognuno di noi. Non dimentichiamolo”

“Il programma di educazione alla pace è molto semplice ed è questa la ragione del suo successo. Quello che cerca di fare è far prendere coscienza agli studenti“, esordisce Prem Rawat. “Spesso tendiamo a dimenticare che il bene esiste dentro ogni essere umano, anche quando tutto sembra buio“, continua l’ambasciatore di pace. “Il sole risplende ovunque, non fa distinzioni. Risplende su tutte le prigioni e tutti i luoghi difficili“, continua Rawat.

Educazione alla pace? “Ha cambiato la vita di molti detenuti”

“Questo programma ha cambiato la vita di molti detenuti in Australia e gli ha riportato la speranza“, racconta Prem Rawat. “Ad esempio un detenuto che aveva finito di scontare la sua pena è tornato in carcere per terminare il programma di pace. Sarebbe bellissimo vedere questo programma anche in Italia“, continua l’ambasciatore di pace. “Quando vado a trovare queste persone, è bellissimo vedere la trasformazione che questo programma ha portato nella loro vita. Ha portato loro la speranza, quando loro l’avevano persa“, conclude Prem Rawat.

Fabrizio Rostelli

Romano, classe 1985. Giornalista e videomaker. Coordinatore della redazione di Roma di Alanews. Collaboro stabilmente con Il Manifesto realizzando approfondimenti che spaziano dalla cultura alla politica internazionale. Ho lavorato come corrispondente negli Stati Uniti per diverse testate ed emittenti televisive tra cui Fanpage, Adnkronos e La7. Ho seguito le elezioni presidenziali americane del 2016 e del 2020 tra New York e Washington.

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