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“Se il 7 aprile non riapriranno tutte le scuole di ogni ordine e grado e su tutto il territorio italiano, indipendentemente dal colore della Regione, noi ci rivedremo di fronte a ogni scuola“. Questa la minacciosa promessa che arriva da Firenze, dove ancora una volta si è deciso di manifestare. E portare in piazza il grande discontento che permea il mondo dell’istruzione in questi mesi di pandemia.
Il collettivo “Priorità alla Scuola” si è radunato davanti alla Prefettura di Firenze per chiedere velocemente la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado. Genitori e insegnanti si sono uniti alla manifestazione per invocare una riapertura degli istituti il 7 aprile, dopo le feste pasquali.
“Non saremo più disposti, dopo un anno, a tollerare che si tenga ancora chiusa la scuola in questo Paese – ha spiegato Costanza Margiotta, responsabile del collettivo –. Ai nostri confini, in Francia, sono sempre rimaste aperte. E la condizione epidemiologica non è peggiore della nostra. Non ci sono evidenze scientifiche sul maggior contagio nelle scuole. Eppure sono sempre le prime a chiudere“.
“Noi chiediamo che chiuda tutto il resto, ma la scuola rimanga aperta. Perché è qui che si costruisce il futuro di questo Paese“, aggiunge Margiotta. E da Firenze arrivano anche ulteriori proposte: “Chiediamo che i ragazzi possano fare un percorso educativo e anche di socializzazione. Cosa che in questo momento, per ovvi motivi, è penalizzata. E questo vale anche all’interno del nucleo familiare“.
“Siamo sempre di più. E penso che un Governo, a un certo punto, abbia l’obbligo di pacificare un conflitto sociale. Al viceprefetto abbiamo chiesto di farsi portavoce davanti al Governo delle nostre istanze. Perché la scuola deve essere presa in considerazione per quello che è. Un luogo di aggregazione, non di diffusione del contagio“, sono altre testimonianze provenienti dalla piazza di Firenze.
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