Scuola, il Ministero dell’istruzione cambia tutto: il nuovo piano prevede le scuole aperte d’estate

Nuovo piano estivo per le scuole - Newsby.it
Newsby Valentina Giungati 20 Settembre 2023

Il piano della scuola come lo abbiamo inteso fino ad oggi potrebbe cambiare per sempre, accostando quella italiana al modello europeo.

Guardando agli altri Paesi è possibile notare come, sul piano scolastico, solo l’Italia preveda un’assenza di quasi tre mesi degli alunni. Negli altri casi, anche per non rendere difficile l’organizzazione dei genitori, si parla di settimane e comunque suddivise.

Questo migliora la gestione e soprattutto rende gli alunni molto più proiettati a quello che sarà domani il loro lavoro dove non potranno godere di feste prolungate in ogni occasione.

Scuole aperte anche in estate: il nuovo piano

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito è intervenuto sulla vicenda parlando del piano per il Mezzogiorno, con l’obiettivo di potenziare l’offerta formativa. Tra gli interventi di rilancio ci saranno più docenti, più formazione, più tempo a scuola con discipline aggiuntive come sport, teatro e altre attività, ci saranno palestre aperte, didattica laboratoriale e tantissimi extra per impegnare i ragazzi.

scuola aperta
Scuola, cambia tutto per il nuovo anno (newsby.it)

Dal 2024 ci sarà un ulteriore passo avanti, un’opportunità in estate per favorire le famiglie che lavorano e che non riescono a gestire l’assenza da scuola dei ragazzi in modo prolungato. In questo modo gli istituti diventeranno un punto di riferimento per tutti. Le scuole resteranno aperte, non per fare lezione in senso classico, ma per coinvolgere gli studenti in altre attività come ad esempio lingue, musica, sport oppure per un ripasso o approfondimento per coloro che lo desiderano.

Saranno anche coinvolti i contatti con gli studenti universitari e con mondi che comunque sono relativi alla scuola, ci sarà l’adesione volontaria quindi rispetto al piano europeo dove la scuola è aperta in maniera tradizionale, in Italia si parte con qualcosa di extra in base a chi vorrà prendervi parte. Anche per i docenti sarà una questione opzionale, quindi chi vuole partecipare.

Questo è il primo passo verso un cambiamento epocale per il sistema scolastico che da tantissimi anni ormai è convalidato a festività prolungate per il periodo estivo ma anche in occasione di Natale ed altri ponti lunghi che diventano sempre più per i genitori un problema da gestire. Basti considerare la media nazionale che ha due settimane di ferie in estate e si trova con bambini a casa per circa tre mesi, senza il supporto di nonni e familiari, questo si traduce di fatto in una spesa ulteriore per baby sitter e supporti esterni come campo scuola e simili. Senza contare che, anche a livello produttivo, una pausa così prolungata non ha effetti positivi.

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