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Si sono radunati sotto il ministero della Salute, i medici e gli infermieri dei Pronto Soccorso e medicina d’urgenza per un flash-mob e per denunciare le scarse risorse economiche e fisiche degli ospedali italiani. Uomini e donne che, all’unisono, chiedo aiuto e sostegno al governo per fermare l’emorragia di medici che lasciano il loro posto nei pronto soccorso italiani.
“Siamo qua davanti al ministero della Salute per rappresentare lo stato di difficoltà dei Pronto Soccorsi che dirigiamo e per chiedere dei provvedimenti urgenti”, ha spiegano uno dei partecipanti alla manifestazione. “Bisogna focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica” sui problemi della medicina di urgenza, perché è il “paradigma della sanità”.
“Non riusciamo più a curare come vorremmo i pazienti in momenti di emergenza”. “A un anno di distanza siamo qui a dire che non solo non è cambiato niente”, ma la situazione è anche peggiorata: “se l’anno scorso c’erano 4mila medici in meno, oggi ce ne sono 5mila”.
“Eravamo degli eroi ma oggi siamo sempre meno. Siamo arrivati a questa situazione perché il germe era già presente”, raccontano i manifestanti. “Al governo chiediamo fondi per tutelare la salute dei cittadini perché questa, nella nostra Costituzione, è un diritto”, hanno rimarcato.
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