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Saman Abbas, consegnato il cugino in fuga alle autorità italiane

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Ikram Ijaz, uno dei cugini di Saman Abbas, indagato per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della giovane, è stato consegnato alle forze dell’ordine italiane. Il 28enne è stato preso in custodia alla frontiera di Ventimiglia dopo essere stato arrestato il 30 maggio scorso a Nimes, in Francia. Stava tentando di raggiungere alcuni parenti in Spagna. L’uomo verrà condotto a Reggio Emilia su indicazione della Procura.

L’arresto del cugino di Saman Abbas

Nel video si vedono le immagini dell’arresto del cugino di Saman Abbas. Dall’inizio al minuto 00:28 si tratta delle riprese dei Carabinieri. Da quel punto fino al termine del filmato appartengono invece alla Polizia. Oltre a Ikram Ijaz, 28 anni, sono attualmente indagati anche i genitori della 18enne di origini pakistane, uno zio e un altro cugino. Al momento risultano tutti latitanti.

L’operazione è stata compiuta grazie all’intermediazione del Servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale del Ministero dell’Interno. Da diverse ore si erano infatti intensificati i contatti tra gli investigatori italiani e quelli francesi. L’obiettivo era quello di accelerare la consegna del 28enne indagato per l’omicidio di Saman Abbas.

L’operazione dei Carabinieri e le ricerche del corpo

Il colonnello Cristiano Desideri, comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, ha inquadrato la situazione in un incontro con la stampa a Novellara. Qui ha rilasciato alcune dichiarazioni davanti alla casa della famiglia di Saman Abbas. “In questo momento il nucleo investigativo ha preso in carico a Ventimiglia Ikram Ijaz, il cugino di Saman. Il soggetto verrà tradotto in carcere a Reggio Emilia e messo a disposizione della magistratura“, le sue parole.

Intanto a Novellara proseguono le ricerche del corpo di Saman Abbas. Il pm Laura Galli, titolare delle indagini, ha ordinato un sopralluogo per le 11 di stamattina. Parallelamente alle indagini dei Carabinieri, le attività di ricerca stanno proseguendo con carotaggi e impiego dei cani. In più, da oggi sarà utilizzato l’elettromagnetometro.

Francesca Del Vecchio

“Che altro avresti potuto fare?”. È la frase che mi ripetono tutti quelli che mi conoscono. Io, che sono ottimista, penso che intendano che sono nata per questo lavoro. La mia indole è un po’ vintage: se potessi, girerei dappertutto con penna e taccuino. Ma ho imparato a raccontare la realtà anche con strumenti più aggiornati: così è nata la mia passione per il giornalismo digitale. Sono coordinatrice di desk video per importanti editori nazionali, ma il mio primo amore è il mondo arabo, di cui scrivo quando posso (insomma: quelle poche volte che le giornate hanno 48 ore)

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