CRONACA

Pubblicità sessiste addio: vietate dal nuovo Codice della strada

“Nuove bocce al bowling” e foto di un décolleté femminile in primo piano. “A San Valentino mettila a 90°”, con a fianco la foto di una lavatrice. Oppure l’immagine di una donna in lingerie e la scritta: “Te la diamo gratis la patata”. E, in piccolo, la precisazione: “Acquistando due polli”. D’ora in avanti tutto ciò non sarà più possibile. Il nuovo Codice della strada vieta infatti di esporre pubblicità con contenuti di stampo sessista o discriminatorio per strada o sui mezzi pubblici.

La norma nel nuovo Codice della strada

A stabilirlo è una specifica norma del decreto Infrastrutture approvato ieri alla Camera dei Deputati ed entrato in vigore oggi con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione. Che, in uno dei suoi 26 punti, recita: “Viene previsto il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, su strade e veicoli, avente contenuto sessista, violento, offensivo o comunque lesivo dei diritti civili, del credo religioso e dell’appartenenza etnica ovvero discriminatorio”.

E ammonisce: “La violazione del divieto comporta la revoca della relativa autorizzazione nonché l’immediata rimozione del mezzo pubblicitario. Dunque, non si assisterà più a pubblicità come quella di un rivenditore indipendente di scooter elettrici che lo scorso anno a Ragusa aveva attirato numerose critiche con il manifesto in cui un lato B femminile vicino a un motorino era affiancato dalla scritta: “Vienimi dietro, sono elettrica”.

Pubblicità sessista? Ecco a chi segnalarla

In quel caso, le proteste dei cittadini (e di riflesso dell’Amministrazione comunale) avevano portato alla rimozione del cartellone. Fondamentali si erano rivelate le segnalazioni allo Iap, l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria. Ovvero l’ente che da 50 anni applica il cosiddetto Codice di autodisciplina della pubblicità, a cui aderiscono i principali operatori del settore. A tutela delle aziende stesse, facendo rispettare le regole della concorrenza, oltre che dei cittadini-consumatori, i quali potrebbero sentirsi offesi da alcuni contenuti.

Per questo ciascuno può liberamente segnalare una pubblicità dal contenuto sessista, violento, ingannevole o discriminatorio allo Iap. Si può fare compilando l’apposito modulo sul sito dell’Istituto, dando così il via alla procedura di valutazione del messaggio pubblicitario finalizzato alla sua rimozione.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

Recent Posts

Ultimo, è ufficiale: nel 2026 maxi-evento a Tor Vergata

Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…

2 settimane ago

Banche, Colombani confermato alla guida di First Cisl

Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…

1 mese ago

HIV, a Roma torna l’Anlaids Charity Dinner per sostenere la ricerca

Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…

1 mese ago

Prevenire lo stress finanziario: come gestire le spese più importanti?

Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…

1 mese ago

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 mesi ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

2 mesi ago