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Continuano le proteste in tutta Italia dopo la morte di Lorenzo Parelli, il giovane di Udine deceduto durante uno stage formativo. Oggi, 4 febbraio, una ventina di studenti del Coordinamento dei collettivi di Milano hanno occupato per pochi minuti l’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia. L’obiettivo dell’azione era ribadire la contrarietà all’alternanza scuola-lavoro, responsabile, secondo i presenti, della morte di Lorenzo.
Per sottolineare la responsabilità delle istituzioni sono stati usati anche alcuni striscioni, volantini e della vernice rossa lavabile per imprimere delle mani “insanguinate” sulle vetrate dell’edificio. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha scortato i manifestanti fuori dal cortile che ospita le sedi del Provveditorato e dell’agenzia Afol. Quest’ultima è l’azienda speciale consortile partecipata da Città Metropolitana che propone un’offerta di servizi in tema di formazione professionale, orientamento e lavoro.
La Questura di Milano, in una nota, ha fatto sapere che i poliziotti sono intervenuti attorno alle 15.20, dopo che “una ventina di appartenenti al Coordinamento dei collettivi studenteschi ha compiuto una repentina azione di protesta”. Gli agenti, fa sapere la polizia, con il loro intervento hanno “interrotto l’azione dimostrativa evitando che l’imbrattamento proseguisse”. Infine, hanno “provveduto all’allontanamento dei manifestanti”, i quali saranno segnalati all’Autorità giudiziaria.
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