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CRONACA

Procura Milano: focolaio di Coronavirus, 3 pm contagiati

Sono 3 i pubblici ministeri della Procura di Milano che, a quanto risulta all’AGI, sono positivi al Coronavirus. Si tratta di due uomini, uno dei quali ricoverato in ospedale da qualche giorno, e una donna. Inoltre, anche un rappresentante della polizia giudiziaria che lavora al fianco di uno di questi magistrati ha contratto il COVID-19.

Procura di Milano: chi sono i contagiati

I tre contagiati della Procura di Milano sarebbero una donna e due uomini. Uno di questi ultimi da qualche giorno è ricoverato in ospedale, in terapia sub-intensiva. Giusto in questi giorni era nuovamente scattato l’allarme in Lombardia, per un aumento dei contagi da Coronavirus ben superiore ai livelli di allerta. Angelo Pan, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Cremona, aveva parlato di “ricoveri quintuplicati” sul suolo lombardo.

Coronavirus: l’apprensione dei medici in Lombardia

Nel frattempo era arrivato in data 13 ottobre (quindi prima dei contagi alla Procura di Milano) un appello di 600 operatori sanitari della Lombardia, destinato alle istituzioni nazionali. Il rischio è che l’intero Sistema venga messo ancora una volta sotto stress estremo, ritardando la cura di altre patologie”, avevano scritto i medici.

La loro paura è che potessero verificarsi dei focolai di Coronavirus anche all’interno delle strutture sanitarie. “Per arrivare ad una gestione efficace e ordinata degli eventi – era stato il loro messaggio – non può bastare la sola disciplina della popolazione, che ci ha consentito di uscire dalla fase di crisi e di immaginare una nuova normalità, ma serve una coordinata e lungimirante risposta delle istituzioni preposte. Quella messa in campo sinora non è sufficiente“. E nel frattempo una serie di contagi ha avuto luogo non in un’ospedale, ma in Procura.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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