Lunedì di scuola, a Pisa gli studenti sono ancora scossi per quanto avvenuto venerdì scorso, per gli scontri con la polizia e i manganelli. “Io stavo andando alla manifestazione, ma ero con un amico e sua madre lavora alla Normale di Pisa, ha visto tutto dall’alto, si è resa conto della situazione e ci ha avvisati. Sono arrivato in quella zona venti minuti dopo la carica. Ho trovato un gruppo di carabinieri in tenuta antisommossa, non ho trovato una situazione rassicurante, anche nei miei confronti da parte delle forze dell’ordine. Ho diversi amici che erano in prima linea. Un mio amico di seconda, è ancora traumatizzato, non viene a scuola da due giorni“. Un professore: “Penso che abbiano esagerato, sono sempre dei ragazzi e bisogna andarci piano. Ci vuole una certa cautela, più calma e attenzione verso di loro”.
A poche ore dagli scontri che hanno coinvolto gli studenti di alcuni istituti di Pisa, dal liceo artistico Russoli, dietro piazza dei Cavalieri, viene srotolato uno striscione in solidarietà dei ragazzi colpiti dai manganelli. “Non si reprime un ideale di libertà. Vicini agli studenti che hanno manifestato“, queste le parole nello striscione con la bandiera palestinese che incornicia la parola “ideale“.
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