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CRONACA

Piero Angela e la sua lezione civica sul Green Pass

Piero Angela è finito al centro delle cronache dopo aver alzato i toni in un ristorante di Roma. A scatenare l’ira funesta del noto conduttore di Superquark è stato il comportamento negligente del cameriere che non ha chiesto al giornalista di esibire il Green Pass. Ma Piero Angela non ha lasciato perdere e ha insistito affinché qualcuno verificasse la validità della sua certificazione. “I locali devono controllare il green pass. È sempre importante rispettare le regole, ma in questo momento ancora di più. Non possiamo lasciarci travolgere dalla quarta ondata“, afferma Piero Angela, prima di raccontare cosa gli è capitato pochi giorni fa in un ristorante di Roma.

Piero Angela su tutte le furie in un ristorante a Roma

Poco tempo fa sono andato a mangiare in un ristorante a Roma, in una giornata in cui il locale era particolarmente frequentato“, racconta il giornalista e divulgatore scientifico 92enne al Messaggero. “Il cameriere, per far prima, non mi ha controllato il green pass. Ho provato a richiamarlo, ma niente. A quel punto credo di aver anche gridato. Ho preteso civilmente, e infine ottenuto, il controllo. Non bisogna mai vergognarsi di chiedere il rispetto delle norme“, ha spiegato Angela. “I gestori devono tutelare la salute dei loro clienti. E se questo non avviene, sta a noi segnalarlo“, afferma il conduttore di Superquark senza esitazione.

No-vax? Angela: “Spero arrivino nuove restrizioni”

Mi stupisce come questa evidenza, pur documentata, non induca le persone incerte ad avere paura di una morte nove volte più vicina a loro che agli altri“, incalza a Il Messaggero. I ribelli alle regole sanitarie anti Covid, spiega Piero Angela, “hanno un atteggiamento completamente irrazionale, paragonabile a quelli che ho studiato in tanti anni di attività nel Cicap, che resiste anche di fronte all’evidenza. Per fortuna si tratta di una minoranza: personalmente – si augura Piero Angela – spero che arrivino ulteriori restrizioni per chi si oppone“.

 

 

 

Linda Pedraglio

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un foglio bianco per raccontare quello che osservo. Il mio romanzo del cuore è Anna Karenina. Mi occupo principalmente di libri, arte e cultura.

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