Nell’aria industriale di San Pietro Mosezzo, in provincia di Novara, è scattato l’allarme a seguito di un incendio scoppiato nell’azienda chimica Kemi, che si occupa di solventi chimici. Come riporta il Corriere della Sera, l’intera area è stata evacuata, fino a Casalgiate. L’incendio sarebbe divampato verso le ore 8 di mercoledì 29 marzo: lì, una nube nera e maleodorante si sarebbe alzata in cielo, ricoprendo la città. Il vento, secondo le ultime informazioni disponibili, starebbe spostando la nube verso la Lombardia. Alessandro Canelli, sindaco di Novara, ha perciò invitato i cittadini a non uscire di casa, “se non strettamente necessario”, e a tenere le finestre chiuse.
Secondo i primi rilievi effettuati dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, le esplosioni udite nella prima mattinata sarebbero dovute a dei tombini saltati. “I primissimi rilievi effettuati con strumentazione portatile nell’immediato intorno dell’incendio (su monossido di carbonio, formaldeide e acido solfidrico) non hanno evidenziato situazioni di pericolo. Sono in corso ulteriori verifiche di tipo analitico sulla qualità dell’aria e sulla gestione delle acque di spegnimento”, hanno comunicato dall’Agenzia. Al momento dell’incendio, il piano di emergenza dell’azienda chimica è stato subito attivato, e ciò ha consentito l’evacuazione di tutti i dipendenti della fabbrica.
Alla Kemi lavoravano una cinquantina di persone, tuttavia al momento dell’incendio ce n’erano solo una trentina: tutti sono riusciti a mettersi in salvo. In un video girato da un dipendente, si vede una donna esclamare: “È un macello, è scoppiato tutto il capannone, è tutto bruciato”. Secondo quanto riportato da Novara Today, il rogo sarebbe stato quasi del tutto spento, grazie anche all’utilizzo di liquidi schiumogeni. In via precauzionale, il Comune di Novara ha disposto l’apertura del Coc, il centro operativo comunale: “Sono inoltre stati avvisati anche Italgas e Acqua Novara.Vco, per possibili problemi di inquinamento delle reti“.
“L’incendio divampato questa mattina in un’azienda di San Pietro Mosezzo è ancora in corso. È sotto controllo da parte dei Vigili del fuoco, ma ovviamente si è alzata una colonna di fumo che potrebbe creare rischi sotto il profilo ambientale e della salute. Sentite Arpa e Prefettura, si raccomanda alla cittadinanza, in attesa dei risultati delle analisi che dovranno essere fatte sull’impatto dell’evento, di tenere le finestre chiuse e, se non assolutamente necessario, di rimanere in casa. La raccomandazione vale a maggior ragione per le scuole e gli istituti scolastici della città: è importante che i bambini rimangano in classe con le finestre chiuse“, ha dichiarato il sindaco, Alessandro Canelli.
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