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La manifestazione contro il green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro coinvolge la città di Livorno. I movimenti nati spontaneamente contro questo strumento sono scesi in piazza per chiedere di abolire il green pass e rispettare i dettami costituzionali. I manifestanti si schierano a favore dei portuali di Trieste che hanno protestato nei giorni scorsi.
Gabriele Nannetti, Coordinamento libertà valori universali Livorno: “Non siamo no vax. Il punto non è mai stato il vaccino, che è una terapia che ognuno può liberamente decidere di fare o di non fare, dopo essere stato informato di tutti i rischi. Lo strumento del green pass cerca di scavalcare la Costituzione italiana, perché subordina a questi requisiti le libertà che sono già garantite“.
Nannetti ha poi aggiunto: “Noi adesso stiamo vivendo un’emergenza sanitaria basata sul niente – le sue parole -. Non è che non esista il virus, il virus esiste e lo sappiamo bene, ma per fortuna adesso si può curare e gli ospedali sanno come trattarlo. Non c’è la necessita, dunque, specie per una determinata fascia della popolazione, ovvero gli under 40 e under 50, di rischiare una terapia igienica, fermo restando che, chi vuole, può farsela. Il green pass, però, è uno strumento di schiavitù e di controllo e non è assolutamente accettabile. Noi ci battiamo perché venga completamente eliminato“.
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