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Un gruppo di delinquenti ha aggredito e rapinato un rider mentre faceva alcune consegne nel quartiere Calata Capodichino a Napoli. Erano sei i balordi che hanno perpetrato l’aggressione accerchiando il rider, picchiandolo e fuggendo infine con il suo scooter.
L’episodio è stato ripreso via smartphone da uno degli abitanti del quartiere. Il video è diventato virale dopo che il consigliere regionale campano Francesco Emilio Borrelli lo ha pubblicato e commentato sul suo profilo Facebook. Da quel momento è iniziata una gara di solidarietà, concretizzata sulla piattaforma GoFundMe.com. In poche ore è stata raccolta una somma di denaro sufficiente per ricomprare il mezzo al rider cinquantenne, padre di famiglia.
A lanciare la raccolta fondi a favore del rider è stato Vincenzo Perrella, residente a Casalnuovo (Napoli) sul sito di crowdfunding GoFundMe.com. La raccolta fondi non solo ha raggiunto l’obiettivo prefissato di 5mila euro, ma alle 9.30 di lunedì 4 gennaio ha superato gli 11mila euro.
L’episodio è stato discusso durante la trasmissione La Radiazza, su Radio Marte, dal conduttore Gianni Simioli che ha riferito di uno scambio di messaggi con la vittima dell’aggressione: “Non vogliamo dirvi molto, solo che abbiamo appena ascoltato un messaggio che il nostro amico, ormai lo è, ci ha inviato in privato – ha detto Simioli -. Sapete cosa dice? Che ci ringrazia, ma che al momento non può rispondere perché dopo lo stop per la rapina subita ha ripreso a lavorare per completare il giro di consegne con un’auto. Insomma, avete capito bene: sta proprio continuando a lavorare. Applausi e rispetto per quest’uomo di 50 anni che non può stare senza fare niente aspettando che arrivi un lavoro”.
“Ho ricevuto un video sconvolgente su un’aggressione a un rider che sarebbe avvenuta intorno alle 20.30 (di domenica 3 gennaio, ndr) a Calata Capodichino a Napoli – aveva commentato il consigliere di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli su Facebook -. Un gruppo di delinquenti circonda e picchia il giovane con inaudita violenza per sottrargli lo scooter con il quale sta effettuando le consegne”.
“Lo abbiamo subito girato alle forze dell’ordine – ha aggiunto -. Alla vittima diciamo di farsi avanti, anche in forma anonima, perché la vogliamo aiutare. Chi è vittima di una tale barbarie va aiutato dalla parte sana della città. Ci aspettiamo che i delinquenti vengano identificati e arrestati”.
Ancora più sorprendente, secondo Borrelli, è il fatto che i sei delinquenti andassero in giro “senza casco su due motorini, con tutti i controlli che ci sono per il rispetto delle norme anti-Covid. È assurdo. Ora basta. In questa città la proclamazione della legalità non può essere solo un esercizio verbale” ha concluso.
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