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Napoli, riapre il Gambrinus dopo tre mesi: “Segnale di ottimismo”

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Napoli ritrova il Gambrinus. Lo storico bar di Piazza Trieste e Trento riapre a distanza di tre mesi dall’amara decisione dei proprietari, resasi inevitabile “in attesa di tempi migliori”, come avevano dichiarato all’epoca. “È un momento storico – ha dichiarato Massimiliano Rosati, uno dei titolari -. L’unico momento nella storia del Gambrinus in cui c’è stata una lunga chiusura forzata è stato durante il fascismo, in tempi di guerra. Come ha detto Maurizio De Giovanni, vederlo chiuso è stato come tenere chiusi gli occhi della città”.

Gambrinus, i motivi della chiusura di novembre

Il Gambrinus, nato nel 1860 e da sempre punto di riferimento per i turisti e i napoletani stessi, è rimasto chiuso dal 5 novembre fino ad oggi. Rosati ha spiegato come la paura dei contagi e il crollo del turismo siano stati fattori decisivi per la chiusura della storica struttura nel centro di Napoli.

“L’incremento dei contagi fra settembre e ottobre è stato il fattore decisivo per la chiusura – ha dichiarato con entusiasmo Rosati, alla riapertura di uno dei Caffè storici d’Italia dalla tradizione più antica -. Adesso, con il vaccino e l’evoluzione della situazione, speriamo in positivo, contiamo che ci sia una forte diminuzione dei contagi per restare aperti e continuare a lavorare. Vogliamo dare un segnale di ottimismo a tutti quanti”.

Campania in zona gialla: le regole per bar e ristoranti

Come ogni altra struttura di ristorazione, anche il Gambrinus rispetterà le indicazioni delle autorità sanitarie per prevenire il più possibile il diffondersi del contagio da coronavirus. La Campania è in zona gialla: per bar e ristoranti è consentita l’apertura al pubblico, ma solo tra le 5 e le 18.

L’asporto è permesso dalle regole anti-Covid ma è vietato consumare i cibi e le bevande sul posto o nelle immediate vicinanze, pena possibili sanzioni. La consegna a domicilio è invece consentita ed è soggetta unicamente alle limitazioni orarie della stessa struttura.

Luca Leva

Napoletano classe 1989. Giornalista, videoreporter e fotografo. Corrispondente da Napoli in funzione di videogiornalista per importanti editori nazionali, mi occupo principalmente di cronaca e politica. Faccio parte del collettivo di fotogiornalisti Buenavista photo.

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