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Napoli ricorda Mohamed Ben Ali, musicista e abitante del capoluogo campano morto pochi giorni fa nell’incendio della baraccopoli di Foggia. In suo onore è stata organizzata una manifestazione davanti la Prefettura. “Siamo in un paese ipocrita nel quale la schiavitù nelle filiere agricole è identica a 30 anni fa. Se guadagni 2 euro ogni quintale è chiaro che puoi vivere solo nelle baracche perché altrimenti non porti nulla a casa. E rischi, come accade più volte ogni anno, di morirci nelle baracche perché vivi in posti in cui non potresti vivere“. Così Alfonso de Vito, attivista napoletano.
Della tragica scomparsa di Mohamed Ben Ali ha parlato anche Omar, un mediatore culturale che conosceva il 37enne. “Siamo qui per ricordare un essere umano, un amico che è morto in modo atroce: carbonizzato in una baracca mentre provava ad avere una vita normale. Noi chiediamo al Prefetto e al governo di guardare con occhio di giustizia agli immigrati presenti sul territorio italiano. Ci sono molte condizioni di miseria e sfruttamento che non nascono da motivi naturali ma da leggi“, le sue parole.
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