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Napoli e la Fase 3: arrivano i treni, controlli capillari in stazione

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Primi treni in arrivo da altre Regioni anche a Napoli. Alla stazione centrale è stato predisposto un percorso obbligato per i passeggeri provenienti da altre regioni con l’obbligo della rilevazione della temperatura per tutti.

Arrivo in mascherina e a distanza di sicurezza

Moltissimi i passeggeri scesi dai treni giunti in queste ore in Campania. I viaggiatori sono sfilati sui binari indossando regolarmente la mascherina per poi essere sottoposti al controllo della temperatura prima di uscire dalla stazione. L’obbligatorietà della mascherina e delle distanze di sicurezza sono state ribadite dagli addetti della stazione di Napoli tramite megafono.

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Sottoposti ai controlli alla stazione centrale, diversi viaggiatori giunti a Napoli in occasione del via libera agli spostamenti tra Regioni hanno raccontato le loro sensazioni. “Un po’ di paura c’è stata nell’affrontare il viaggio, ma alla fine l’ho vissuto abbastanza tranquillamente. In fondo viaggiamo in treno molto spesso. Ora non lo facevamo da molto tempo e un po’ di apprensione c’era, ma è da tanto tempo che non vedo la mia ragazza“, ha raccontato un ragazzo giunto a Napoli. “Viaggio comodissimo, ma ognuno deve fare la propria parte. Perché ognuno fa quello che gli pare“, l’appello di un altro giovane.

A Napoli troppi controlli? La gente si divide

C’è stata, però, anche qualche lamentela da parte di qualche viaggiatore per il quale i controlli a Napoli sarebbero stati troppo stringenti. “Veniamo da Roma, ma è una vergogna questo sistema – ha commentato un viaggiatore –. A Roma la misurazione della temperatura avveniva in automatico, mentre qui sembriamo dei deportati nei campi di concentramento“.

Meno negativa una giovane donna: “Siamo partiti da Roma e non abbiamo avuto nessun tipo di problema, i controlli erano fatti in automatico. Io torno a casa dopo tre mesi, quindi la necessità di tornare quanto prima c’era. Noi abbiamo rispettato tutte le norme. Controlli di questo genere solo a Napoli? Non lo so, la situazione che abbiamo trovato qui è questa. Ma se è un’operazione giusta da fare, ben venga“.

Luca Leva

Napoletano classe 1989. Giornalista, videoreporter e fotografo. Corrispondente da Napoli in funzione di videogiornalista per importanti editori nazionali, mi occupo principalmente di cronaca e politica. Faccio parte del collettivo di fotogiornalisti Buenavista photo.

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