L’attore Ivano Marescotti è morto a 77 anni. Nato a Bagnacavallo, provincia di Ravenna, il 4 novembre 1946, l’attore era malato da tempo, ed era per questo ricoverato all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, dov’è scomparso domenica 26 marzo. La sua è stata una lunga carriera costellata di tanti ruoli e diversi palcoscenici, che lo hanno portato anche a recitare nel cinema internazionale. Interprete di oltre 50 film, da pellicole comiche a drammatiche, Marescotti ha lavorato con registi quali Anthony Minghella, Ridley Scott, Roberto Benigni, Marco Risi, Pupi Avati, Sandro Baldoni, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati, Antonello Grimaldi e Klaus Maria Brandauer. Uno dei suoi ultimi lavori lo aveva visto impegnato in ‘Bar Giuseppe’ diretto da Giulio Base, che con un tweet ha salutato l’attore scomparso.

La carriera di Marescotti
La carriera di Marescotti inizia nel 1981, dopo il suo licenziamento al Comune di Ravenna. Senza mai aver recitato in vita sua, a 35 anni si lancia nel teatro, debuttando in uno spettacolo diretto da Patrizio Roversi come protagonista: da lì seguiranno diversi ruoli, che lo porteranno a lavorare, tra gli altri, con Mario Martone, Thierry Salmon, Giorgio Gallione, Sergio Fantoni, e Giorgio Albertazzi. Al cinema arriva nel 1989, grazie al film “L’aria serena dell’ovest”, di Silvio Soldini: da lì lavorerà con diversi registi italiani, passando da un ruolo, a un altro. È stato grazie anche a Checco Zalone che Marescotti ha riacquistato popolarità, grazie a “Cado dalle nubi” e “Che bella giornata”. Tra i film più recenti, oltre alla collaborazione con Base, l’attore è stato impegnato in “A casa tutti bene” (2018) di Gabriele Muccino, “Restiamo amici” (2019) di Antonello Grimaldi e “Criminali si diventa” (2021) di Luca Trovellesi Cesana e Alessandro Tarabelli, ultima sua apparizione. Numerose anche le comparse televisive.

La decisione di ritirarsi
Lo scorso anno, il 10 febbraio 2022, Ivano Marescotti aveva comunicato la decisione di ritirarsi dalle scene con un post su Facebook. “Seguendo l’esempio di Jack Nicholson che a 73 anni s’è ritirato dalle scene (si deve pur avere un modello…) per godersi la vecchiaia, comunico che mi ritiro dalle scene e non faccio più l’attore. Ringrazio la mia agente a Roma, Maria Vittoria Grimaudo, i giornalisti critici che mi hanno sempre trattato immeritatamente bene, tutti i produttori e registi nonché i molti colleghi attori e attrici coi quali ho avuto il piacere e l’onore di lavorare. Mi tengo solo la scuola TAM (Teatro Accademia Marescotti) con 15-20 allievi ogni anno ai quali insegno recitazione”.