CRONACA

Milano, perché l’aereo è precipitato a San Donato? Le prime indagini

Si continua a lavorare a Milano per capire le cause che hanno provocato lo schianto dell’aereo di turismo contro una palazzina di via Marignano. L’incidente ha provocato otto morti: pilota, copilota, cinque adulti e un bambino.

Le ultime comunicazioni del pilota

In base a quanto l’Ansa ha appreso da fonti qualificate, in sala radar ci si è resi conto che qualcosa non andava quasi subito. Dopo il decollo da Linate, infatti, il Pilatus poi precipitato tra Milano e San Donato Milanese stava virando verso destra in modo anomalo invece di procedere verso sud. L’unica comunicazione del pilota sono state le parole “Little deviation“. Nulla, però, lasciava presagire che ci fosse un’emergenza. Non si è trattato infatti di un messaggio di allarme, né è arrivata la spiegazione di tale manovra.

L’Ansa ha quindi aggiunto che lo stesso pilota in seguito avrebbe chiesto un “vettore”, ossia uno spazio per rientrare verso l’aeroporto. Poi è trascorso meno di un minuto e il velivolo è sparito dal radar. Il motivo è che il Pilatus aveva già iniziato la sua discesa in picchiata verso il suolo di Milano.

Scientifica e procura di Milano al lavoro

Alle 7 di lunedì mattina gli ultimi Vigili del fuoco hanno lasciato via Marignano. Sul posto restano invece la Polizia Scientifica per i rilievi e la Polizia Locale di Milano per impedire l’accesso alle aree coinvolte dall’incidente aereo. Oltre a presidiare l’area dello schianto e dell’incendio, al momento è vietato l’accesso a un parcheggio d’interscambio dell’Atm. In più sono state spostate le banchine dei mezzi pubblici. Nelle immediate vicinanze del luogo dell’incidente si trova infatti il parcheggio dei bus che serve la trafficatissima stazione metro MM3 San Donato.

La procura di Milano sta attualmente procedendo per disastro colposo. Anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta. “Ho sentito un aeroplano che stava per cadere, con le eliche che si fermavano. Poi ho sentito le finestre tremare e, come nei film, sono andato alla finestra. Lì ho visto una colonna di fumo alzarsi“, ha raccontato un testimone oculare.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

Recent Posts

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

2 giorni ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

3 giorni ago

La morte di Martina Carbonaro non è stata immediata: lo indica l’autopsia

Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…

6 giorni ago

Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi proporrà di estendere il prelievo del DNA ai tecnici che hanno analizzato i reperti

La richiesta del genetista forense Marzio Capra potrebbe aiutare a fare dei progressi nell'indagine volta…

6 giorni ago

Niente porno in Francia: i principali siti del settore protestano contro le restrizioni imposte dal governo

Questa clamorosa scelta, comunicata dalla società madre Aylo, è una risposta diretta a una recente…

6 giorni ago

La madre di Aurora Tila scrive a Meloni per chiedere pene più severe per i reati commessi dai minorenni

BOLOGNA, 02 GIU - La donna ha espresso la sua preoccupazione per le leggi attuali,…

1 settimana ago