Categories: CRONACA

Milano e fase 2, ristoratore in sciopero della fame: “Basta promesse, la gente inizia ad uccidersi”

Continua lo sciopero della fame del ristoratore Paolo Polli davanti all’Arco della Pace, a Milano.
L’organizzatore del flash mob sta portando avanti la protesta anche a nome degli altri promotori della manifestazione, alcuni dei quali multati per violazione del divieto di assembramento nella giornata di mercoledì 6 maggio, che denunciano la pesante crisi economica per la chiusura delle loro attività e la poca chiarezza sulle riaperture da parte del Governo nella Fase 2.

Ho dormito qui su questa sedia per la seconda notte consecutiva. Abbiamo deciso che uno di noi deve restare sempre qui a fare un picchetto per cercare di velocizzare queste regole. La solidarietà della gente mi permette di rimanere qui. Io continuerò a stare qui fino a quando non verrà diffuso il nuovo decreto, sperando ci venga data la possibilità di tornare a lavorare in sicurezza“. Questo lo sfogo del proprietario della pizzeria Ambaradan a Milano. “Basta promesse, bisogna velocizzare tutto. La gente inizia ad uccidersi. Sono già quattro i ristoratori che si sono tolti la vita”.

Lo sfogo di Polli: “Vogliamo delle regole certe”

I 400 euro di multa presi dopo il primo flash-mob sono soltanto una goccia nell’oceano. Abbiamo zero incassi e il 100% delle spese. La gente non ce la fa più. La cassa integrazione dei ragazzi che lavorano per noi non c’è o copre un terzo dello stipendio”, prosegue Polli. “Abbiamo iniziato l’altro ieri con un flash mob dedicato alla non riapertura dei locali, perché noi non vogliamo aprire in queste condizioni. Adesso è il momento di essere veloci nello stabilire regole sicure. Vogliamo delle regole certe e gli aiuti che ci avevano promesso”, prosegue Polli.

La ricostruzione di quanto avvenuto durante il flash mob

Il ristoratore milanese si è poi soffermato su quanto accaduto durante la prima giornata del flash mob.
Il flash mob è andato bene, abbiamo avuto tanta visibilità. Durante la prima giornata è arrivato il Commissariato Milano Sempione che ha voluto solo vedere i documenti e ci aveva garantito che non ci avrebbe dato alcun tipo di multa. Poi, è arrivata la Digos. I nostri documenti sono stati in mano loro circa tre ore. E quando una collega è andata a richiederli si è ritrovata una multa di 400 euro”, ha raccontato Polli.

Tanti ristoratori hanno reclamato perchè il distanziamento c’era ed era un flash mob pacifico. Abbiamo avuto un incontro con la questura che vorrebbe aiutarci, però per adesso non abbiamo ancora concluso niente”.

Antonio Lopopolo

Videogiornalista sul campo. Seguo eventi di vario genere, dalla politica alla cronaca, fino all'economia e allo sport. Diplomato al master in giornalismo dell'università Iulm, precedentemente a Corriere della Sera e Sky Sport. Prima di trasferirmi a Milano ho collaborato per tre anni per Bisceglie24, testata giornalistica pugliese.

Recent Posts

Apoxiomeno 2025, una serata ricca di storie ed emozioni in divisa

Si è conclusa nella serata di sabato 13 ottobre la ventinovesima cerimonia di premiazione dell’«International…

1 mese ago

Annunciati i vincitori del Premio Apoxiomeno 2025

Bergamo, 3 settembre 2025 – Annunciati i vincitori dell’edizione 2025 del Premio Apoxiomeno, evento che…

2 mesi ago

Sanità, Abruzzo all’avanguardia: immagini mediche 3D visibili a occhio nudo

Sistema di diagnostica 3D rivoluziona la sanità abruzzese: immagini cliniche visibili senza visori, formazione universitaria…

3 mesi ago

Ultimo, è ufficiale: nel 2026 maxi-evento a Tor Vergata

Nel pieno del 2025, Ultimo continua a conquistare gli stadi italiani con il suo tour…

3 mesi ago

Banche, Colombani confermato alla guida di First Cisl

Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…

4 mesi ago

HIV, a Roma torna l’Anlaids Charity Dinner per sostenere la ricerca

Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…

4 mesi ago