Dalla nave Ong Life Support di Emergency sono scesi 142 migranti nel porto di Livorno, dove sono state condotte tutte le operazioni di sbarco, i controlli sanitari, le procedure di identificazione e le pratiche burocratiche prima della redistribuzione presso altre regioni. Tra le persone a bordo sono stati registrati oltre 30 casi di scabbia, mentre, per ora, nessun migrante è risultato positivo al test per individuare la presenza di Covid-19.
Il Prefetto di Livorno: “Saranno trasferiti in Liguria, Marche, Abruzzo e Molise”
Tutta la squadra delle forze dell’ordine, l’asl e le istituzioni per l’accoglienza dei migranti nel porto di Livorno sono al lavoro da ore per soccorrere e aiutare le persone sbarcate. Il prefetto Paolo D’Attilio: “Stiamo procedendo per i controlli sanitari e le identificazioni delle forze di polizia. Poi avverrà il trasferimento nelle regioni alle quali il ministero li ha assegnati. Saranno 40 per Liguria e Marche, 36 per Abruzzo e Molise. Qui ho aperto un Cas straordinario per minori perché i numeri di oggi sono 26, altri 12 in arrivo domani, quindi tra rete Sai e quella territoriale non c’è spazio a sufficienza“, le sue parole.
Il sindaco di Livorno: “Grande operazione di solidarietà”
Dello sbarco e delle operazioni di soccorso ha parlato anche il sindaco di Livorno, Luca Salvetti: “I circa 30 minori non accompagnati rimarranno in Toscana. Il Comune di Livorno si farà carico di nove ragazzini, abbiamo già individuato strutture specializzate. Impegno maggiore perché la priorità è farli entrare in un percorso protetto. Livorno è stata chiamata in causa e in 3 giorni abbiamo organizzato questo villaggio di accoglienza. Tre anni fa qualcuno parlava di porti chiusi. Invece la nostra città è sempre aperta e disponibile“, ha aggiunto il primo cittadino.