Maturità: cambia tutto perché ogni studente dovrà avere un badge | Attenzione a come funziona

Maturità, le novità di quest'anno (instagram) newsby.it
Newsby Antonella Panza 24 Marzo 2023

La maturità è sempre più alle porte: le classi della quinta di quest’anno dovranno affrontare dei nuovi cambiamenti. A cosa stanno andando incontro?

Quali sono le novità del nuovo anno scolastico che quest’anno affronterà la maturità? Dopo il covid che ha complicato in modo particolare l’esame di Stato, quest’anno ci sarà una sorta di ritorno alla normalità per tutti quelli che frequentano la classe quinta.

Maturità
Maturità, le novità di quest’anno (instagram) newsby.it

Dopo aver affrontato l’esame di Stato davanti ad un computer perché non era possibile farlo in presenza, gli studenti di quest’anno potranno vivere l’ebrezza del famoso esame di Stato che tutti temono ma che regala dei momenti indimenticabili che ti accompagneranno per tutta la vita. Quindi fai un respiro profondo, rimboccati le maniche e preparati a vivere quello che, in ogni caso, sarà per te qualcosa di indelebile che avrai sempre con te.

Quali sono le novità di quest’anno? Partiamo subito dalle invalsi. Infatti, agli studenti delle classi quinte verrà assegnato un vero e proprio badge elettronico. Il presidente Roberto Ricci ha spiegato di cosa si tratta.

Maturità 2023: un badge per ogni studente

La novità riguarderà questo badge che verrà distribuito da metà giugno prossimo e si potrà utilizzare per il proseguimento degli studi universitari, ma anche per il mondo del lavoro. Dunque riguarderà poi proprio la scelta dell’allievo che affronta la maturità.

Maturità, quello che c'è da sapere
Maturità, le novità di quest’anno (instagram) newsby.it

L’utilità di questo budge elettronico come dicevamo è stato chiarito dal presidente: ha svelato che servirà per il futuro percorso universitario dei ragazzi. A d’esempio pure le certificazioni linguistiche acquisite possono essere spese nel proseguimento della carriera lavorativa oppure accademica dell’allievo. Ha anche ricordato che molte università utilizzano le certificazioni Invalsi per abbreviare il percorso di studi accademico degli studenti, abbandoni dagli esami per prendere la certificazione linguistica.

Di solito i corsi di laurea richiedono la preparazione che corrisponde al livello B1 per il ciclo i laurea di primo grado mentre B2 per quello specialistico. Gli studenti che riusciranno a raggiungere questo livello potranno spendere la certificazione acquisita proprio negli anni in cui frequenteranno l’università. Inoltre lo svolgimento delle prove Invalsi è un vero e proprio requisito per gli esami. Gli alunni assenti potranno recuperare questa prova entro il 31 marzo. Comunque sia, l’obiettivo è quello di riuscire a portare tutti agli esami scritti e orali e non lasciare nessuno indietro. Questo vuol dire che le prove invalsi sono obbligatorie, sia per chi frequenta le superiori e per chi invece è ancora alle medie e deve affrontare l’esame finale.