Categories: CRONACA

Martina Rossi, presidio al tribunale: “Stupratori, non bravi ragazzi”

[scJWP IdVideo=”didyC1Yk-Waf8YzTy”]

Il movimento femminista “Non una di Meno si ritrova davanti al tribunale di Firenze e in contemporanea sotto la Corte di Cassazione di Roma il giorno del ricorso dei legali di Vanneschi per la morte di Martina Rossi avvenuta il 3 agosto 2011.

La tragica vicenda di Martina Rossi

La ragazza cadde da un balcone di un hotel a Palma de Maiorca, secondo i legali, nel tentativo di sfuggire a uno stupro. Per tentata violenza sessuale e per aver causato la morte di Martina Rossi in conseguenza di altro reato, nel 2018 sono stati condannati in primo grado Lorenzo Vanneschi e Alessandro Albertoni. In appello i due sono stati assolti, poi l’annullamento della Cassazione e oggi il ricorso dei legali di uno dei due imputati.

Così Zoe del movimento femminista: “Oggi siamo qui perché a metà ottobre tutta questa storia, questo processo rischia di andare in prescrizione. Oggi è l’ultima occasione che abbiamo per urlare a gran voce verità e giustizia per Martina Rossi e per la sua storia. Perché è stato stupro, non è stato suicidio. Albertoni e Vanneschi devono pagarla. Non è possibile che in questo Paese quando una donna subisce violenza viene prima incolpata“.

Le violenze subite dalle donne in Italia

E il caso di Martina Rossi è tragico ma purtroppo non isolato. “Siamo a più di 80 donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno – osserva Zoe –. Non esiste uno straccio di giustizia per tutte le nostre storie e la nostra esistenza. Non ci stupiamo che la giustizia italiana, quando si tratta di donne, non stia dalla nostra parte. Siamo messe continuamente sul banco degli imputati invece che delle vittime. E vittime non siamo, dato che ogni giorno studiamo, lavoriamo, camminiamo per le strade. E continueremo a farlo, a metterci jeans attillati, andare in giro, divertirci e ubriacarci. Ma questo non giustifica le violenze“.

Noi vogliamo giustizia. E questa cosa la Cassazione a Roma dovrebbe ascoltarla. Dovrebbe ascoltare le voci delle donne di questo Paese e di tutto il mondo. Siamo qui per manifestare in solidarietà totale con i genitori di Martina Rossi. Perché lei non c’è più. È stata uccisa, perché cercava di scappare da uno stupro. In quel momento stava reagendo, quindi nessuno ci venga a dire che quello era un suicidio“, conclude Zoe.

Emanuele De Lucia

Da sempre innamorato del giornalismo, ho perfezionato il mio percorso nella carta stampata prima di diventare a tutti gli effetti videomaker. Ho abbandonato (temporaneamente) carta e penna per imbracciare una telecamera e tuffarmi nella cronaca a tutto tondo. Dal 2012 sono giornalista professionista, ho scritto per alcuni quotidiani locali nella mia città natale, Napoli, passando dal settore dello Spettacolo alla Politica e la Cronaca, prima di trasferirmi in Toscana e occuparmi un po’ di tutto il mondo dell’informazione come videomaker.

Recent Posts

Due comuni hanno revocato la cittadinanza onoraria a Mussolini e l’hanno assegnata a Matteotti

È avvenuto a San Clemente e Ozzano dell'Emilia. La decisione sottolinea la necessità di riflessioni…

22 ore ago

Bella davvero: ecco chi è la protagonista del video di Ultimo

Con "Bella Davvero", il cantautore riesce a catturare l'essenza di un amore intenso e passionale,…

2 giorni ago

La figlia di Bayrou denuncia gli episodi di violenza subiti durante l’adolescenza

PARIGI, 23 apr - Il premier francese, François Bayrou, si è dichiarato sconvolto dalle rivelazioni…

3 giorni ago

Al Gore critica l’amministrazione Trump paragonandola alla Germania nazista

Gore avverte sui leader populisti autoritari che sfruttano i migranti come capro espiatorio, sottolineando il…

4 giorni ago

Cosa succede quando un Papa muore durante il Giubileo?

Si tratta di un'eventualità rara, ma c'è un precedente che aiuta a capire cosa succederà…

5 giorni ago

Addio a Papa Francesco, il Pontefice è morto all’età di 88 anni

Jorge Mario Bergoglio, questo il suo nome di battesimo, ha ricoperto il ruolo di Papa…

5 giorni ago