CRONACA

Manovra, cosa cambia per smart working e bonus psicologo? Le novità

Mentre si avvicina il momento in cui la manovra approderà in Aula alla Camera, la commissione Bilancio della Camera ha terminato l’esame degli emendamenti dopo sette giorni di lavoro. Le novità sono parecchie e toccano argomenti piuttosto lontani tra loro, come il bonus psicologo e il reddito di cittadinanza.

Manovra, prorogato lo smart working al 31 marzo

Per quanto riguarda lo smart working, i lavoratori fragili pubblici e privati potranno continuare a lavorare da remoto fino al 31 marzo. Se necessario, potranno anche esercitare un’altra mansione. Nell’emendamento non sono menzionati i genitori con figli al di sotto dei 14 anni, che sarebbero quindi esclusi dal lavoro agile. Nell’emendamento si legge che il datore di lavoro deve assicurare lo svolgimento dello smart working “anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento”.

Manovra, il bonus psicologo è passato da 600 a 1.500 €

Il bonus psicologo è diventato permanente ed è passato da 600 a 1.500 euro, come previsto da un emendamento del Pd che è stato approvato in commissione Bilancio della Camera. Per il 2023 sono state stanziate risorse pari a 5 milioni di euro, mentre a partire dal 2024 la cifra in questione salirà a 8 milioni di euro (comunque inferiori rispetto ai 25 milioni che erano stati stanziati nel corso del 2022). È stato confermato il tetto Isee a 50mila euro per ricevere il contributo.

Cos’è cambiato per il Reddito di cittadinanza?

Sono previsti dei cambiamenti anche per il reddito di cittadinanza. In particolare è stato approvato un emendamento firmato da Lupi che prevede la decadenza del reddito in seguito al rifiuto della prima offerta lavorativa, anche se quest’ultima non è “congrua” (parola che è stata rimossa dal testo). Si definisce “congrua” l’offerta che tiene conto delle esperienze e competenze maturare, oltre alla distanza del luogo di lavoro dal domicilio e ai tempi di trasferimento.

Inoltre, dal primo gennaio 2023 i beneficiari compresi tra i 18 e i 29 anni che non hanno terminato la scuola dell’obbligo potranno continuare a percepire il reddito di cittadinanza solo se frequenteranno dei percorsi di formazione o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico.

Tornano le multe per i commercianti che rifiutano i pagamenti tramite il pos

I commercianti che rifiuteranno di accettare i pagamenti tramite carte e bancomat torneranno a rischiare delle multe. La commissione Bilancio alla Camera ha approvato l’emendamento alla manovra che sopprime l’introduzione di un tetto di 60 euro entro il quale i commercianti avrebbero potuto rifiutare le transazioni con il pos senza incorrere in transazioni. È rimasto in vigore, invece, il comma dell’articolo riguardante l’aumento della soglia del contante da mille a cinquemila euro.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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