Lasciare ombrelloni, sdraio, materassini e barche in spiaggia libera è un illecito passibile dell’intervento delle autorità, di sanzioni e di eventuale sequestro del bene
Molte persone potrebbero non essere a conoscenza di una regola importante riguardante gli ombrelloni in spiaggia libera: è illegale lasciarli sulla spiaggia durante la notte. Questa norma, spesso poco conosciuta, è stata introdotta per motivi di sicurezza e di preservazione ambientale.
Lasciare ombrelloni e attrezzature sulla spiaggia durante la notte può causare diversi problemi. Gli ombrelloni lasciati incustoditi possono essere facilmente danneggiati o rubati, causando un danno economico ai proprietari e creando spiacevoli inconvenienti per i turisti.
Ma non è solo una questione di sicurezza economica. L’abbandono di ombrelloni sulla spiaggia durante la notte può rappresentare anche un rischio per l’ambiente. Il vento e le maree possono trasportare gli ombrelloni in mare, causando inquinamento marino e danni agli ecosistemi costieri.
Per questo motivo, molte località hanno adottato regolamenti che vietano l’abbandono di ombrelloni e attrezzature sulla spiaggia durante la notte. Gli stabilimenti balneari che noleggiano ombrelloni e lettini solitamente chiedono ai clienti di riporli entro una certa ora, garantendo così una maggiore sicurezza e protezione dell’ambiente.
Tuttavia, il rispetto di questa regola è spesso sottovalutato o ignorato da alcuni bagnanti. Potrebbe essere dovuto a mancanza di consapevolezza o semplicemente per la comodità di non dover portare via l’attrezzatura alla fine della giornata. Tuttavia, è importante ricordare che il rispetto delle regole contribuisce a mantenere la bellezza e la sicurezza delle spiagge.
Per evitare sanzioni e proteggere l’ambiente, è essenziale seguire le norme locali riguardanti l’utilizzo delle spiagge. Al termine della giornata, è buona pratica smontare e portare via gli ombrelloni e le attrezzature, assicurandosi che la spiaggia rimanga libera e pulita per tutti coloro che vorranno godersela il giorno successivo.
Divieto di occupazione del demanio pubblico, multe ai trasgressori
Il divieto degli ombrelloni in spiaggia libera, misura adottata in diverse zone costiere, ha suscitato reazioni contrastanti tra i turisti, i gestori degli stabilimenti balneari e le amministrazioni locali. Per non incorrere in una multa di oltre 500 euro, è bene conoscere l’attuale regolamento balneare in materia di abbandono degli ombrelloni incustoditi.

La decisione di sanzionare e disciplinare i comportamenti vietati è tuttavia a discrezione delle singole Regioni e Comuni, che possono optare per norme più o meno stringenti.
La Regione Emilia Romagna (n.1/2018) ha ad esempio emesso la seguente ordinanza: “sulle spiagge libere non è consentito abbandonare ombrelloni, sdraio, lettini, tende, natanti o qualsiasi altro attrezzo dopo il tramonto” e questa direttiva è condivisa da numerose altre città italiane che si estendono da nord a sud.
Ai soggetti che non rispettano i divieti può essere imputato anche il reato di “Abusiva occupazione di spazio demaniale”, come previsto dall’art. 1161 del Codice della Navigazione.
Chi viola determinate ordinanze locali può incorrere in conseguenze anche gravi, tra cui multe salate fino a 516 euro, la confisca di eventuali beni abbandonati e persino la reclusione fino a sei mesi. Inoltre, varie ordinanze locali possono imporre sanzioni e multe supplementari.
Le amministrazioni locali che hanno imposto il divieto degli ombrelloni in spiaggia libera hanno argomentato che questa misura mira a promuovere l’equità e a garantire un uso più sostenibile della spiaggia. Spesso, nelle spiagge libere, molti bagnanti occupano grandi porzioni di sabbia con ombrelloni, lettini e asciugamani, lasciando poco spazio agli altri frequentatori. Questa sovraffollamento può creare disagi e tensioni tra i bagnanti e danneggiare l’ambiente costiero.
Molti gestori degli stabilimenti balneari sono tuttavia preoccupati che il divieto possa ridurre il flusso di turisti e avere un impatto negativo sulle loro attività commerciali.
In tale contesto l’educazione e la sensibilizzazione dei bagnanti possono svolgere un ruolo importante nel promuovere un uso più sostenibile delle spiagge libere. Incentivare il rispetto per l’ambiente e gli altri frequentatori può sicuramente contribuire a prevenire sovraffollamenti e conflitti.
L’adozione di alternative e compromessi, insieme a un’educazione e sensibilizzazione continua, può essere la chiave per mantenere il fascino delle spiagge libere durante l’estate senza compromettere la salute dell’ambiente e delle attività commerciali locali.