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CRONACA

Quando la storia bussa, Jared Leto c’è: dal Covid agli scontri di Roma

Esistono momenti in cui la storia bussa. E se per fato, destino o una mera coincidenza ci troviamo a fare da sottofondo a fatti più grossi di noi, la nostra immagine resterà cristallizzata per sempre nell’immaginario collettivo. Perché lì, mentre la storia si scriveva da sola, noi c’eravamo. Come imbucati a una tragica festa di cui non sappiamo nemmeno chi sia l’organizzatore. Due facili esempi sono da ricondurre all’11 settembre. I cartelloni di una commedia, ‘Zoolander’, ben visibili mentre le Torri Gemelle crollavano. Ma anche quella celebre puntata della Melevisione recentemente ricordata anche dai Pinguini Tattici Nucleari. E poi c’è Jared Leto.

Artista a tutto tondo, noto in buona parte come frontman e musicista dei Thirty Seconds to Mars e poi sempre più come attore di successo, Jared Leto porta con sé anche la nomea di personaggio a tratti stralunato. Se infatti il suo livello di professionalità è elevatissimo e ampiamente elogiato, alcuni suoi interessi new age hanno alimentato tale fama. Poi, in questi due ultimi complicatissimi anni, ci si è messo il fato, il destino. O due mere, ma decisamente curiose, coincidenze.

Scontri a Roma, c’è anche Jared Leto (ma non lo sa)

La più recente risale a sabato scorso, quando i No Green Pass (ma soprattutto Forza Nuova) hanno dato vita a gravi scontri a Roma. E chi si trovava nelle stesse strade della Città Eterna proprio durante gli incidenti? Ovviamente Jared Leto, che incredulo ha commentato il tutto su Instagram. “Mi sono ritrovato in mezzo a una protesta in Italia. Da quello che ho capito, riguardava l’obbligo di vaccino e il green pass. Mi sono beccato il gas dei lacrimogeni e ho dichiarato chiusa la serata“, ha riassunto l’affermato attore.

Una situazione decisamente particolare, testimoniata in svariati post sulle Instagram Stories. Da sottolineare però anche che pochi dei contestatori si sono resi conto che tra di loro si nascondeva, del tutto inconsapevole, nientemeno che un premio Oscar. La presenza di Jared Leto a Roma, invece, è stata certificata dai post social di alcuni fan. Ben prima che scoppiasse il putiferio.

Quell’emergenza scoppiata a sua insaputa: “Ero nel deserto”

Questo però non è il primo caso in cui la storia bussa e Jared Leto è lì. Nel mese di marzo 2020, proprio quando il Coronavirus passò da indefinita minaccia a reale flagello in tutto il mondo, ogni angolo del Pianeta si gettò alla ricerca di ogni informazione possibile sulla tremenda malattia. Tutti, tranne l’attore di ‘Requiem for a Dream’ e ‘Dallas Buyers Club’.

A raccontare la verità, con tutto il candore possibile, fu lo stesso Jared Leto in clamoroso ritardo rispetto al resto del mondo. “Wow. Dodici giorni fa ho iniziato una meditazione silenziosa nel deserto. Eravamo completamente isolati. Niente telefono, niente comunicazioni etc. Non avevamo idea di cosa stesse succedendo. Poi siamo usciti ieri, ritrovandoci in un mondo molto diverso“, scrisse su Twitter. Strappando un mezzo sorriso a tanti suoi fan, nel momento più duro. Dovuto, anche in quel caso, a uno spostamento rivelatosi logisticamente o temporalmente inopportuno. Senza peraltro che il diretto interessato avesse nessuna responsabilità in tal senso.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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