Hikikomori, che cos’è il fenomeno che il governo si impegna a combattere

Il governo sta pensando di creare una commissione di esperti presso il Ministero della Salute e di sviluppare un questionario per riuscire a individuare i sintomi del fenomeno

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Newsby Giuliana Presti 21 Ottobre 2023

Il governo si impegna a combattere il fenomeno degli hikikomori, termine giapponese che significa letteralmente “stare in disparte”, e che coinvolge soprattutto i giovani, che scelgono di rimanere lontani dal contesto sociale. La Camera dei Deputati ha votato a favore delle misure presentate sia dalla maggioranza che dall’opposizione.

Sono circa 100mila, secondo i dati dell’Associazione Nazionale hikikomori, i ragazzi in Italia che decidono di non integrarsi e e scelgono l’isolamento per lunghi periodi (almeno 6 mesi). In Giappone esistono già misure in grado di contrastare l’isolamento giovanile, che nel Paese è molto presente. La Corea del Sud ha pensato a un supporto economico per gli hikikomori tra i 9 e i 24 anni, come risposta dei dati allarmanti: circa 338mila persone tra i 19 ai 39 anni soffrono del disturbo e il 40% di questi ha iniziato ad isolarsi dalla società già a partire dall’età dell’adolescenza.

Chi sono gli hikikomori

Gli hikikomori sono giovani che scelgono di rimanere in disparte e di isolarsi, le uniche interazioni con il mondo avvengono attraverso internet e l’utilizzo dei social network e dei videogame. Il termine deriva dal Giappone, dove il fenomeno è molto diffuso, dal verbo hiku (tirare indietro) e komoru (ritirarsi) e nasce per indicare il ritiro sociale volontario e una chiusura nei confronti della società e di ogni tipo di relazione. Gli hikikomori sono spesso persone che soffrono di depressione, fobia sociale o schizofrenia. Ad oggi questo disturbo non rientra ancora all’interno della categorizzazione psichiatrica internazionale (DSM-5), ma il Ministero della Salute giapponese (MHLW) ha indicato alcune caratteristiche e sintomi specifici che possono variare per intensità e frequenza:

Ragazzo solo
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  • Stile di vita limitato al contesto domestico senza alcuna relazione con contesti esterni;
  • rifiuto verso qualsiasi attività esterna (frequentare la scuola o avere un lavoro);
  • ritiro sociale di almeno sei mesi;

Qualora il paziente soffra di un disturbo psichiatrico di maggiore gravità come la depressione o la schizofrenia, che possono causare l’isolamento, si esclude la diagnosi di hikikomori.

Il Ministero della Salute giapponese sottolinea: “L’Hikikomori è un fenomeno psico-sociologico, una delle sue caratteristiche è il ritiro dalle attività sociali e il rimanere a casa quasi ogni giorno per più 6 mesi. Ciò si verifica tra bambini, adolescenti e adulti sotto i 30 anni. Sebbene l’hikikomori sia definito come uno stato non psicotico, è meglio pensare che i pazienti con schizofrenia possano essere mescolati in questo gruppo fino a quando non riceveranno la diagnosi di psicosi.”

Le misure del governo

Quali sono le mosse del governo per contrastare questa realtà che coinvolge i più giovani? Il governo sta pensando di creare una commissione di esperti presso il Ministero della Salute e di sviluppare un questionario per riuscire a individuare i sintomi del fenomeno. Saranno organizzati progetti mirati presso i ministeri competenti e sarà avviata un’attiva collaborazione con le regioni per migliorare i servizi  nei centri di consulenza giovanile. Tutto questo per contenere il più possibile un problema che coinvolge molti giovani e crea situazioni di disagio alle famiglie. Gli insegnanti avranno modo di riconoscere il problema e studiarlo più dettagliatamente grazie a corsi di formazione organizzati appositamente. Il governo offrirà anche un supporto economico per chi vorrà intraprendere percorsi di tipo educativo, formativo, lavorativo o di salute.

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