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Green pass, scatta l’obbligo: a Roma opinioni opposte nei ristoranti

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Nel giorno dell’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass anche per mangiare al chiuso al ristorante, nei locali di Roma le opinioni sono discordanti. C’è infatti chi approva senza mezzi termini la misura, mentre altri la bocciano completamente.

I ristoratori: “Un po’ di caos, ma situazione normale”

Anche solo accogliere i clienti non è sempre impresa facile. “Diciamo che c’è un po’ di caos per chiedere il Green pass alle persone. Detto questo, però, si sta procedendo nel migliore dei modi – ha detto il gestore di un ristorante del centro –. La situazione è tranquilla, per adesso con i primi clienti che abbiamo avuto il tutto sta procedendo in maniera assolutamente normale“.

Secondo il ristoratore romano, le operazioni di accoglienza di chi si presenta nel locale non sono poi così problematiche. “Noi lo chiediamo e i clienti ci mostrano il Green pass. Tutto molto tranquillamente, senza problemi“. D’accordo un altro ristoratore: “Mi sembra pure giusto. Noi siamo tranquilli, tanto è una cosa giusta e corretta. Rispettiamo le ordinanze e siamo comunque contenti“.

Green pass, c’è chi dice no: “Vaccino non è obbligatorio”

Un suo collega si è detto invece contrario: “Stiamo provando. Ho scaricato l’applicazione per verificare se hanno fatto prima o seconda dose. Per adesso ho avuto solo due clienti, che avevano il loro Green pass. Ma non è una cosa giusta, secondo me. Perché tanta gente il vaccino non se lo fa, non è obbligatorio. Se tu lo metti obbligatorio allora sì. Ma se non è obbligatorio non capisco perché si debba fare una scansione“.

Infine le parole di una cliente: “Mi hanno chiesto al momento della prenotazione se avevo il Green pass oppure no. Secondo me è molto limitativo e molto discriminatorio“. Opinione peraltro non condivisa da un altro giovane, recatosi regolarmente al ristorante: “Veniamo da Amsterdam, dove non era richiesto. Però non c’è voluto molto per l’operazione, che è stata semplicissima. Ho anch’io lo SPID, che ho scaricato facilmente“.

Andrea Corti

Nato a Roma nel 1978, dopo essersi dedicato al giornalismo scritto e ad aver pubblicato alcune biografie di personaggi dello sport come Zeman e Zanardi, ormai da anni è ‘sul campo’ con la telecamera in una mano e il microfono nell'altra. Dalle partite di calcio alle consultazioni per la formazione del governo, sempre con passione ed entusiasmo.

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