Il Green pass per i lavoratori, sia pubblici che privati, è entrato ufficialmente in vigore venerdì, 15 ottobre. Tra le FAQ, le frequently asked question della Presidenza del Consiglio, vi è una precisazione che riguarda le badanti. Un settore che, secondo l’Istat, ha un valore di 1,6 milioni di lavoratori domestici. Di questi, 850mila regolari e 760mila attualmente in nero. Il settore, inoltre, produce un ritorno economico di quasi 7 miliardi di euro l’anno. Inoltre, secondo uno studio della fondazione Leona Moressa, questo costo è pagato dalle famiglie italiane che assumono badanti per i propri cari.
Secondo la precisazione della Presidenza del Consiglio, le badanti sprovviste di Green pass “non potranno accedere al luogo di lavoro“. Inoltre, se conviventi, dovranno “abbandonare l’alloggio“. Il Governo ha motivato la decisione sulla base della prevalenza del diritto di salute dell’assistito. A prevalere, infatti, come spiegato nelle FAQ, è il “diritto della persona assistita di poter fruire senza soluzione di continuità dell’assistenza necessaria ricorrendo ad altro idoneo lavoratore“.
Per quanto riguarda le badanti conviventi, il contratto collettivo nazionale prevede che il datore di lavoro fornisca vitto e alloggio. O, in alternativa, un’indennità sostitutiva. Per tutti coloro che invece si trovano attualmente senza certificazione verde, non saranno dovuti vitto e alloggio, oltre allo stipendio.
Sulle FAQ infatti si legge: “Il vitto e l’alloggio sono prestazioni in natura aventi natura retributiva sicché, alla luce della disciplina legata e della corrispettiva del rapporto di lavoro domestico, è corretta la mancata attribuzione delle stesse virtù della mancata esecuzione della controprestazione lavorativa“.
Nelle FAQ del Governo viene anche spiegato quali sono le norme in merito alla badanti conviventi positive al Covid-19, ma in possesso del Green pass. In questo caso la badante “non potrà allontanarsi dalla casa in cui vive“, dovendo osservare la quarantena prevista dall’attuale normativa.
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