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Sirante, il famoso street artist romano, ha colpito ancora. Dopo aver stupito pochi mesi fa con l’iniziativa “Just Art“, l’artista è tornato a far parlare di sé posizionando la sua nuova opera sulla facciata del Ministero dell’Interno durante la scorsa notte.
“Io non ho fatto nulla. Mi sono limitato a constatare che c’è una crepa nel muro del Viminale. Era ovvio visto che nel Paese ci sono troppe crepe che vengono solo stuccate e non riparate nel profondo. Oggi a vent’anni dai fatti del G8, tutti i nodi vengono al pettine. Il muro sfondato apre un’altra crepa in quegli archivi da sempre nascosti e che hanno contribuito a fomentare la diffidenza dei cittadini nei confronti delle forze dell’ordine. L’obiettivo è non generalizzare. Il lavoro parte da una canzone di Dalla. I fatti non chiariti del G8 li abbiamo visti con quanto avvenuto a Santa Maria Capua Vetere. Tutto ha degli strascichi se i problemi non vengono risolti“.
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