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A Firenze, davanti alla sede del Consiglio regionale il sindacato di base ha manifestato contro le trattative in corso per la vendita dei servizi di terra degli aeroporti toscani. “Il rischio è il solito, alla fine dei due anni in cui hanno promesso che manterranno i livelli occupazionali, si comincia a dichiarare esuberi. Noi avevamo chiesto il ritiro dell’operazione di vendita della società dei servizi di vendita. Non ci hanno ascoltati. Continueremo a manifestare perché la politica non può continuare a fuggire e dare questi assist alla società privata che gestisce gli aeroporti toscani. La politica deve tornare ad avere un ruolo preponderante nel controllo dei suoi due aeroporti“. Lo ha dichiarato Vania Meloni, Rsa Usb Aeroporti Firenze.
“Il settore dei servizi a terra per i passeggeri rischia, rientriamo nei 453 lavoratori di Pisa e Firenze che verranno venduti. Ci avrebbero promesso una garanzia del posto di lavoro e lo stesso livello salariale per almeno 24 mesi, ma noi non accettiamo questa soluzione perché alla scadenza l’azienda può decidere di licenziare“. A spiegarlo è stata Debora Maraston, addetta al check-in e imbarchi. “Ci venderanno a un’altra azienda con altre condizioni e a noi non va bene“, ha aggiunto Stefano Fanfani, impiegato dell’aeroporto di Firenze.
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