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Firenze, a Rifredi il bar che non controlla i Green Pass

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Nel quartiere Rifredi di Firenze c’è un bar che non ha seguito il decreto legge in vigore dal 10 gennaio e non chiede il certificato verde per la consumazione. Il titolare del bar gelateria Baroncini, Marco Ruocco ha spiegato la decisione ai nostri microfoni. “Non controlliamo il Green Pass perché lo troviamo discriminante. Non posso vedere un documento dove ci sono dati sensibili. Dovrei chiedere addirittura il documento per verificare se è la stessa persona. Chiunque potrebbe utilizzare il Green Pass di qualcun altro. Il mio locale è aperto a tutti, vaccinati e non. Io ho la terza dose, così come tutti i dipendenti, ma non voglio discriminare nessuno. Non esistono clienti di serie A e di serie B. Faccio rispettare altre regole, come l’uso della mascherina e del gel igienizzante per le mani, oltre al distanziamento sociale. La sicurezza sanitaria è garantita“, ha dichiarato.

La solidarietà di chi è contrario alla gestione del Green Pass

Mi sembra che il Green Pass non c’entri più niente con la sicurezza sanitaria“, ha aggiunto Ruocco. “In questi giorni stanno venendo tantissime persone a esprimere la loro solidarietà nei miei confronti. Ho ricevuto una sanzione di 400 euro, a cui farò ricorso. Molte persone si sono offerte di pagarmi la multa. Ho smosso le acque e di sicuro sarò preso di mira dalle forze dell’ordine“.

Emanuele De Lucia

Da sempre innamorato del giornalismo, ho perfezionato il mio percorso nella carta stampata prima di diventare a tutti gli effetti videomaker. Ho abbandonato (temporaneamente) carta e penna per imbracciare una telecamera e tuffarmi nella cronaca a tutto tondo. Dal 2012 sono giornalista professionista, ho scritto per alcuni quotidiani locali nella mia città natale, Napoli, passando dal settore dello Spettacolo alla Politica e la Cronaca, prima di trasferirmi in Toscana e occuparmi un po’ di tutto il mondo dell’informazione come videomaker.

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