[scJWP IdVideo=”qT6OC0Dh-Waf8YzTy”]
A Roma il mondo dello spettacolo lancia un nuovo grido d’allarme. In Piazza dei Santi Apostoli si sono riuniti attori, ballerini, scenografi, sarte, artisti di strada e molti altri operatori del settore. Facce di una stessa medaglia che vorrebbero vedersi tutelati e rappresentati dal governo, non solo alla luce della crisi economica causata dalla pandemia, ma anche per quel che riguarda una politica che, a detta dei manifestanti, non favorisce il settore già da tempo.
Durante la manifestazione ci sono stati attimi di tensione con le forze dell’ordine. Al grido di “Corteo! Corteo!” e “Abbassa il fucile!” i manifestanti hanno provato ad uscire dalla piazza per cercare di ‘sfilare’ tra le strade della Capitale, ma sono stati subito fermati e hanno proseguito il loro sit-in.
[scJWP IdVideo=”OlaOAdfH-Waf8YzTy”]
La presa di posizione dei partecipanti alla manifestazione è durissima: “Una situazione che continua dal lockdown, ma inizia da prima – racconta un manifestante –. Il Covid ha tirato fuori tutte le nostre problematiche. Il nostro è un settore dove molti non sono riconosciuti a livello legale. Noi abbiamo bisogno di una politica che investa nella cultura”.
“Non è la Fase 2 o la Fase 3 il problema – aggiunge –, ma il funzionamento del mondo dello spettacolo. L’80% degli attori ha un reddito che non arriva a 5mila euro annui, chiaramente vuol dire che lavora in nero e la politica lo sa. Lavoriamo su finanziamenti che vanno ad aumentare i deficit invece di investire. Una politica che investa su cultura e spettacolo manca da 35 anni“.
“Quello che chiediamo è un reddito di continuità fino alla ripresa di ogni attività – sottolinea un’altra manifestante –. Dire che teatri e cinema sono riaperti il 15 giugno è una grande falsità: soltanto il 10% degli operatori dello spettacolo tornerà a lavoro, il resto resterà a casa probabilmente fino al 2022. Così funziona il nostro lavoro”.
“Visto che i problemi sono diventati drammatici con la pandemia, chiediamo di diventare interlocutori attivi in una riforma del settore – conclude la donna –. Non bisogna prediligere solo le grandi imprese ma anche le lavoratrici e i lavoratori che sono un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo”.
Roma, 13 giugno 2025 – Il congresso nazionale di First Cisl ha confermato Riccardo Colombani…
Spettacolo (Roma). Torna l'Anlaids Charity Dinner, l'appuntamento promosso da Anlaids Lazio, guidata dal Presidente Gianluca…
Vi sono diverse situazioni nel corso della vita in cui le spese aumentano in modo…
Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…
ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…
Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…