In occasione della Giornata mondiale della Terra, ricorrenza nata nel 1970 per promuovere i temi ambientali e sviluppare tra la popolazione degli atteggiamenti sostenibili, gli attivisti di Extinction Rebellion sono scesi in piazza Castello a Torino per far sentire la propria voce e bendare le statue presenti in segno di protesta, così da esprimere la propria solidarietà a Mattia, giovane attivista che a Vercelli ha compiuto la stessa azione e ora rischia il carcere.
“Si tratta proprio di repressione, i Governi hanno paura del fatto che noi siamo spaventati e stiamo facendo delle azioni per farci sentire e rispondono in un modo violento. C’è disparità tra quello che noi facciamo, mettere una benda su una statua, e il modo in cui veniamo colpiti” ha spiegato Aurelia, un’attivista di Extinction Rebellion. “Crediamo che il livello di repressione verso i movimenti ambientalisti stia passando il segno. Questa è un’azione non violenta per far aumentare la coscienza sulla crisi ambientale, che dev’essere combattuta con urgenza – ha aggiunto Alice Ravinale, consigliera comunale di Sinistra Ecologista, al fianco degli attivisti – Ci saranno reazioni politiche, sono quelle che riceviamo ogni giorno e non abbiamo paura perché siamo nel giusto. Dobbiamo stare al fianco di chi sta cercando di indirizzarci verso la lotta intransigente al cambiamento climatico e alla crisi climatica“.
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