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Donne uniche deputate a cucina e biancheria: bufera sul modulo ASST

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Questa mattina mi sono recato a Bollate presso una struttura sanitaria per un follow-up post Covid. Quando mi è stato consegnato un modulo con alcune domande alle quali rispondere non volevo crederci. Ho pensato di essere tornato al 1800. Il governo della casa, la biancheria e la preparazione del cibo, secondo questo questionario, sono prerogative delle sole donne“. Questo il racconto di Luca Paladini, portavoce de “I Sentinelli di Milano”, che ha condiviso la foto del modulo sulla sua pagina Facebook. In risposta ha subito ricevuto tantissimi commenti increduli.

Il modulo “misogino”: “Domande sulla casa destinate solo alle donne”

Questo foglio rappresentava una verifica delle condizioni sanitarie e psicologiche di chi ha dovuto affrontare il Covid. Era quindi un’opportunità anche molto importante, dato che sono passati parecchi mesi da quando ho contratto il virus. Ma le domande poste in questo foglio avevano una postilla, riguardo al fatto che erano dedicate solo alle donne“, attacca Paladini.

Che quindi spiega: “Io praticamente non dovevo dare informazioni sul mio stato fisico in rapporto al governo della casa. Non dovevo dare risposte in merito alla lavanderia, a quanto io lavo in casa. Anche quello spettava solo alle donne. Capite perché questo questionario mi ha lasciato molto, molto perplesso“.

ASST nel mirino: “Ancora lecito un modulo simile nel 2021?”

Dopo la visita mi è stato chiesto di dare in forma anonima un giudizio sul servizio che avevo ricevuto. Ho sottolineato come sia assolutamente inaccettabile, e ovviamente misogino, il fatto che si consideri nel 2021 ancora lecito consegnare un documento firmato ASST nel quale vengono fatte queste domande. E dove ancora il ruolo delle donne è quello dell’angelo del focolare che fa le faccende domestiche. Io posso essere un single, un omosessuale“. Ma anche semplicemente un marito o un convivente che ha cura della casa e della sua compagna di vita, ci sentiamo di aggiungere.

Noi ci scherziamo – aggiunge Paladini –. Ma è una cosa molto fastidiosa, anche se fosse solo sciatteria e non misoginia. Spero che ritirino il modulo domani e non commettano più questi errori“. Perché, in queste settimane così dure per l’intera popolazione, di tutto c’è bisogno. Tranne che di mancare ancora una volta di rispetto alle donne. Incastrandole in vecchi cliché.

Luca Perillo

Classe 1984, Fonico, videomaker e videogiornalista. Formato e cresciuto a Radio Radicale, attualmente coordinatore di una redazione di video giornalisti su Milano e Torino. Si occupa soprattutto di politica e cronaca

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