San Donato, aereo caduto in via 8 ottobre 2001: i fatti di 20 anni fa

Lo schianto sulla pista del Forlanini tra un Md-87 e un Cessna provocò 118 vittime. Ecco cosa successe e come è finito il processo

San Donato, aereo caduto in via 8 ottobre 2001
Newsby Lorenzo Grossi 4 Ottobre 2021

Nella giornata di ieri, domenica 3 ottobre, un piccolo aereo da turismo, un PC 12 monoelica con 8 persone a bordo, è precipitato a San Donato Milanese. L’incidente aereo è avvenuto all’incrocio tra via 8 Ottobre 2001 e via Marignano, vicino al capolinea del metrò a San Donato. Per un’incredibile tragica coincidenza, la strada è intitolata alla memoria delle 118 vittime della strage dell’aeroporto di Milano-Linate di vent’anni fa esatti. Lo scontro sulla pista 36R tra un Md-87 e un Cessna Citation D-IEVX fu il più grave disastro aereo in Italia.

Che cosa successe a Linate l’8 ottobre 2001

Lunedì 8 ottobre 2001, ore 08.10 del mattino. Sulla pista di Linate si scontrano un volo di linea SK686 della compagnia Scandinavian Airlines (aereo McDonnell-Douglas MD-87 marca Se-Dma), diretto a Copenaghen, e un jet privato diretto a Parigi, con a bordo quattro persone. Dopo circa 18 secondi avere staccato il carrello anteriore, l’aereo travolge e distrugge il jet, schiantandosi successivamente contro l’hub di smistamento bagagli dell’aeroporto. Muoiono i 104 passeggeri e i 6 membri dell’equipaggio, le quattro persone a bordo del Cessna e quattro dipendenti Sea, la società che gestisce lo scalo Forlanini. C’è un solo sopravvissuto nella strage: Pasquale Padovano. Aveva ustioni sull’85% del corpo. Investito da un fiume di carburante infuocato, divorato dalle fiamme, ha subìto oltre cento interventi chirurgici.

La dinamica di quel tragico incidente

Segnaletica inadeguata della pista di Linate, la nebbia, assenza di strumentazione ausiliaria di sicurezza a terra, negligenza del personale di controllo: ecco le concause dell’incidente. In quell’8 Ottobre 2001. All’aereo della Scandinavian Airlines è stato autorizzato il rullaggio. Sullo scalo è calata una fittissima nebbia. Arriva l’autorizzazione anche per il Cessna. Invece di prendere la pista di congiunzione Romeo 5, l’aereo privato imbocca la Romeo 6. Gli avvistatori automatici di invasione pista sono staccati: era stata una mattinata di falsi allarmi del sistema di controllo e sicurezza. Alle 8, 10 minuti e 21 secondi l’Md-87 investe il Cessna alla velocità di oltre 270 chilometri orari.

Il processo per il disastro aereo dell’8 ottobre 2001

Il disastro si verificò a meno di un mese di distanza dagli attentati dell’11 settembre 2001 di New York. Motivo per cui molti in un primo momento ipotizzarono che si trattasse di un nuovo attentato terroristico. Il processo agli imputati per strage colposa si è chiuso in Cassazione a sette anni dal disastro con pene piuttosto ridotte. Cinque condanne e due assoluzioni. Sei anni e mezzo per disastro aviatorio colposo e omicidio plurimo colposo all’ex amministratore delegato dell’Enav Sandro Gualano. Tre anni al controllore di volo Paolo Zacchetti, l’uomo-radar, responsabile di non aver capito il disorientamento dei piloti tedeschi del Cessna che aveva preso il raccordo sbagliato. Quattro anni e quattro mesi all’ex direttore generale dell’Enav Fabio Marzocca. Tre anni per i manager Sea Antonio Cavan (responsabile dello Sviluppo e della manutenzione) e Giovanni Lorenzo Grecchi (responsabile della gestione delle Risorse aeroportuali).

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