È ufficiale: Bologna e tutto il territorio metropolitano saranno in zona rossa dal 4 al 21 marzo. Questa misura, fortemente voluta dal sindaco Virginio Merola, porterà anche alla chiusura di asili nido, scuole materne e negozi (inclusi parrucchieri ed estetisti). Non è chiaro, al momento, se i parchi resteranno aperti o meno. Il cambio di colore della città e del territorio circostante è stato deciso oggi, martedì 2 marzo, in seguito agli incontri di oggi dei sindaci e al confronto con la Regione Emilia-Romagna. Da giovedì anche Modena entrerà in zona rossa.
Negli ultimi giorni, nella città metropolitana di Bologna si sono registrati dei dati tutt’altro che incoraggianti. Gli ospedali sono in difficoltà e in un solo mese si sono verificati più di 6.000 casi di coronavirus nelle scuole, con un’incidenza superiore ai 350 casi ogni 100.000 bambini dai sei ai 18 anni. Per i piccoli fino ai cinque anni, invece, l’incidenza è vicina ai 250 casi. Di fronte a questi numeri, la Regione Emilia-Romagna non ha potuto fare altro che chiudere le scuole nell’intera area metropolitana.
Nell’arco di un mese si è passati dai 3.614 casi di gennaio ai 6.080 di febbraio: un aumento quasi del 70%.
“Oggi pomeriggio si è riunita la Conferenza dei sindaci della Città Metropolitana. La decisione unanime dei sindaci, condivisa con la Regione, è stata quella di adottare domani un provvedimento per rendere l’area metropolitana zona rossa con decorrenza da giovedì 4 marzo a domenica 21 marzo”, ha spiegato Virginio Merola. “A livello nazionale, la soglia critica è considerata a partire da 250 casi ogni 100mila abitanti, soglia abbondantemente superata in tutti i nostri Comuni. I dati sull’ultima settimana di febbraio nel territorio dell’Ausl di Bologna è di 400 casi di media ogni 100mila abitanti, con 13 comuni sopra i 500 casi e la media del Distretto Appennino di 584. La preoccupazione dei sindaci è molto alta e condivisa anche dai Primi Cittadini delle zone meno colpite del territorio e per questo occorre intervenire con urgenza”, ha aggiunto.
“Nel provvedimento della Regione saranno compresi anche i nidi e le scuole d’infanzia, oltre alle attività commerciali non essenziali. Il tema dei comportamenti individuali è più che mai fondamentale. L’appello che facciamo è che le persone escano di casa solo per recarsi al lavoro, per necessità e per motivi di salute, e che siano rispettate le norme sanitarie individuali. A nome dei Sindaci di tutta la Città metropolitana di Bologna chiedo al Governo di accelerare il piano di vaccinazione in tutti i modi possibili e di prevedere adeguate integrazioni economiche per le attività coinvolte dal provvedimento di zona rossa che adotterà la nostra Regione, così come i congedi parentali anche retroattivi per i genitori”, ha concluso Merola.
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